Con la promessa di assumerli alle dipendenze del Centro Commerciale “Conca d’Oro” si fanno accreditare diverse somme di denaro su una carta prepagata postepay. È accaduto ad una signora quarantaseienne di Cefalù, e al figlio ventiseienne, entrambi in cerca di occupazione. ’ultima truffa scoperta dagli uomini guidati da Manfredi Borsellino nasce dalla disperata ricerca di lavoro di una madre che si affida ad un sedicente ispettore del lavoro di Catania, presentatosi via chat come “Stefano Ferrari”, conosciuto nel portale “nirvan.it”. Il sedicente ispettore del lavoro millanta una serie di conoscenze presso la rappresentanza commerciale del centro “Conca d’Oro” di Palermo tramite le quali sistemerebbe madre e figlio presso il noto centro commerciale con le mansioni rispettivamente di cassiera per la donna e addetto al magazzino per il figlio. Per “oliare” il sistema richiede e ottiene alcune somme di denaro, che i due malcapitati accreditano su una carta postepay a più riprese, somme di denaro che formalmente sarebbero necessarie per alcuni corsi di formazione, frequentati i quali potranno essere sottoscritti i contratti di assunzione. Complessivamente madre e figlio “sborsano” quasi novecento euro nonostante chi li contatta diserti puntualmente una serie di appuntamenti fissati presso lo stesso Centro Commerciale “Conca d’Oro”. L’attività di monitoraggio di tutti i contatti, sia telefonici che telematici, che intercorrono tra la madre e il figlio da un lato e i truffatori dall’altra porta subito all’individuazione dell’intestatario della carta postepay su cui sono state accreditate le somme, tale M.A. 50 enne, truffatore seriale già con diversi precedenti specifici; quindi viene identificata e successivamente indagata per concorso in truffa la sedicente segretaria (e compagna) del falso ispettore del lavoro, V.F. 25enne anch’essa della provincia di Frosinone, che con fare affabile e convincente aveva davvero ingenerato nelle persone truffate la convinzione di avere trovato un lavoro all’interno del centro commerciale “Conca d’Oro” di Palermo. Ovviamente è stato accertato che presso le sedi commerciali e le rappresentanze legali del “Conca d’Oro”, ubicate a Palermo e Varese, non era stata mai aperta alcuna pratica di assunzione riguardante le vittime di questa ennesima truffa consumata sul web.
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