Senza alcun dubbio, il fascino del Raid “Parigi – Dakar”, ideata nel 1979 da Thierry Sabine, è innegabile ma va di pari passo con la pericolosità del lungo e difficile percorso. Non si tratta solo di una gara ma anche di una vera prova di resistenza fisica e psicologica, una sorta di prova di sopravvivenza che, negli anni, ha purtroppo mietuto tante vittime. Ricordiamo quella del francese Terry Pascal nel 2009, dell’argentino Jorge Martinez Boero nel 2012, del francese Thomas Bourgin nel 2013 e del belga Eric Palante nel 2014. Oggi, nell’edizione 2015, una nuova tragedia: a Km 206 della prova speciale che da San Juan conclude a Chilechito, a 1200km circa da Buenos Aires, l’elicottero dell’assistenza ha localizzato quello che sembrava essere un incidente. La moto del pilota polacco Michael Hernik a terra ed accanto il suo corpo. Subito è stato dato l’allarme ma, giunti sul posto i soccorsi, non hanno che potuto constatare la morte di Michal. Nessun segno di caduta, nessuna contusione, almeno così risulta a prima vista. Il pilota potrebbe quindi essere deceduto per cause legate proprio alle difficoltà riscontrate nell’affrontare l’impervia tappa. Sarà comunque l’autopsie a svelare le motivazioni del decesso.