I custodi sono in pausa pranzo, il Duomo chiude. Succede a Monreale, quando è facile incontrare qualche turista seduto nei gradini dell’ingresso laterale del monumento in attesa che le porte si spalanchino di nuovo. Il Duomo, infatti, è visitabile solo dalle 8,30 alle 12,45 alle e dalle 14,30 alle 17 in turno pomeridiano. Un “buco” di quasi due ore in cui i turisti si trovano alla ricerca di qualcosa da mangiare, senza un posto dove poter stare e nemmeno una fontanella con l’acqua dove potersi rinfrescare. Don Nicola Gaglio, però, chiarisce i motivi di questa chiusura. “Un fatto normale, visto che non disponiamo delle risorse economiche necessarie per poter effettuare i turni di lavoro che consentirebbero l’orario continuato, Abbiamo solo due custodi che vengono integrati con altri part-time. La crisi c’è. Ed il calo di turisti porterà nelle nostre casse meno soldi. Non so come faremo quest’anno a chiudere il bilancio”. Per don Nicola Gaglio, poi, “la Chiesa deve essere vista solo come Chiesa, non come struttura “fabbrica-soldi”. Sarebbe facile mettere un biglietto di ingresso da 10 euro e sistemare tutte cose. Ma credo che si perderebbe tutto il senso di quello che debba essere la visita al Duomo. Un luogo sacro in cui pregare”. Dunque niente visite continuate. “E poi – continua Gagli – stiamo andando verso il periodo meno frequentato dai turisti. La gente in questo periodo preferisce le località marine. Il flusso, dopo aprile e maggio, tornerà ad incrementarsi a settembre”: