Anche il Comune di Monreale, nel rispetto delle “linee guida” recentemente emanate dalla Commissione indipendente per la valutazione, la trasparenza e l’integrità delle amministrazioni pubbliche (Civit), deve procedere all’adozione del “codice di comportamento” dei propri dipendenti: si tratta di un adempimento inderogabile, per attuare il quale è richiesto il coinvolgimento di vari soggetti, fra i quali le organizzazioni sindacali e le associazioni rappresentate nel Consiglio nazionale dei consumatori e degli utenti. “Questo codice – afferma il segretario aziendale della Cisl-Funzione Pubblica, Nicola Giacopelli – dovrà essere approvato dal consiglio comunale, su proposta del segretario generale, al quale il sindaco ha formalmente attribuito le funzioni di responsabile per la prevenzione della corruzione. Per quanto ne sappiamo, al riguardo sinora non è stato fatto praticamente nulla, né ci risulta che nessun assessore, consigliere o gruppo consiliare si sia finora interessato alla questione, che pure riveste un’importanza certamente non trascurabile”. Sarà opportuno ed utile che il Comune pubblichi sul proprio sito istituzionale un avviso pubblico sia per illustrare le principali indicazioni del codice da adottare, sia per acquisire proposte, osservazioni e suggerimenti, che dovranno essere considerati nel predisporre la relazione illustrativa del codice stesso. “Un ulteriore aspetto critico che riguarda questa delicata e complessa tematica – prosegue Giacopelli – è rappresentato dal fatto che inspiegabilmente l’Ente si ritrova ormai da diversi mesi sprovvisto di OIV, organismo a cui spetta il compito di assicurare il coordinamento fra i contenuti del codice di comportamento ed il sistema della valutazione dei risultati conseguiti dai lavoratori e dagli uffici, nonché di verificare il controllo sull’attuazione ed il rispetto del codice da parte della dirigenza”. Attraverso l’adozione del codice di comportamento dovranno essere, fra l’altro, definite le norme in base alle quali i singoli dirigenti comunali dovranno vigilare sul rispetto delle regole in tema di incompatibilità, cumulo di impieghi ed incarichi di lavoro da parte dei dipendenti, allo scopo anche di evitare illecite pratiche di “doppio lavoro”.
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