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Carini, maxi sequestro di rame

I Carabinieri della Stazione di Carini hanno inferto un duro colpo al traffico clandestino di rame e materiali ferrosi.  Un’intensa attività di indagine ha consentito di individuare un vero e proprio deposito, costituito in una privata abitazione, all’interno della quale è stata rinvenuta oltre una tonnellata del cosiddetto “oro rosso”, la cui inesauribile domanda sul mercato illegale attrae ormai, ogni delinquente, anche il più incallito, pronto ad intrufolarsi in qualunque anfratto pur di mettere le mani sul prezioso materiale. Nel corso dell’operazione sono stati deferiti in stato di libertà per il reato di ricettazione, tre soggetti, nati a Palermo, ma tutti residenti a Carini: R.I. classe 1972; F.N. classe 1984; C.B. classe 1991. I tre sono stati sorpresi dai Carabinieri di Carini intenti nelle operazioni di ripulitura dell’oro rosso, ben 1.520 chili ricavato da matasse di cavi monofase preventivamente tagliate in segmenti di un metro di lunghezza circa, sicuramente più agevoli da maneggiare. L’opera di “pulizia” prevedeva in particolare la bruciatura della guaina in plastica che avvolge completamente i cavi. Il metallo è stato sottoposto a sequestro, mentre i Carabinieri continuano l’attività di indagine nel tentativo di risalire alla provenienza dello stesso.

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