Il 2014 dell’Aquila Palermo si chiude col retrogusto agrodolce di una sconfitta, appena la terza in tredici gare, ma con la parziale consolazione del secondo posto in classifica e del biglietto per il preliminare di Coppa Italia. Una gara, quella contro i vecchi avversari della finale playoff-promozione di sette mesi fa, che alla fine ha rappresentato la vendetta degli sconfitti di allora. I padroni di casa partono subito forte con tiri puliti e scelte giuste, soprattutto da parte di Naso e Fall che dalla distanza l’uno e sotto canestro l’altro mettono inizialmente in difficoltà la difesa palermitana. Un parziale di 7-0 in sette minuti costringe Marletta a correre ai ripari, dovendo fare a meno di Antonelli per le prime battute di gara (botta, poi assorbita) e con un Merletto a mezzo servizio causa febbre. La Planet di coach Tunno raggiunge un massimo vantaggio di +13, chiudendo i primi 10’ di gioco sul 21-10. Il canovaccio della prima frazione, finisce per ripetersi anche nel secondo quarto. I biancorossi mirano al bersaglio grosso dalla distanza, fallendo però diverse conclusioni e chiudendo all’intervallo con un insolito 10-34 dal campo e un ancora più sorprendente 2-17 da tre. Cozzoli, Rizzitiello e Giovanatto provano ad imbastire nelle battute conclusive del secondo periodo una piccola reazione, poi cancellata da un 5-0 di parziale che permette ai calabresi di chiudersi negli spogliatoi sul 37-26. L’Aquila, più simile ad un orso in letargo nella prima parte di gara, torna a spianare le ali provando a reagire dopo il rientro in campo. Anche Catanzaro comincia a sbagliare al tiro, mentre il duo Rizzitiello-Gottini suona la carica, coadiuvato dalle ottime prestazioni di Antonelli e Merletto, entrambi in precarie condizioni fisiche, ma ugualmente chiamati a trascinare i compagni. Parziale di 0-11 che porta i palermitani sul -5 con ancora soli 10 minuti da giocare. L’ultimo quarto è una bolgia al PalaGiovine, con gli ospiti capaci di annullare tutto lo svantaggio grazie alle triple di Rizzitiello e Giovanatto, oltre ai soliti, immancabili minuti di qualità da parte di Marcello Cozzoli (che riuscirà a fine gara a mettere 3 triple e 11 punti complessivi, nonostante i guai al piede e i pochi allenamenti delle ultime settimane). A 3’ dalla fine il tabellone resta piantato sul 59-58, ma sono una tripla di Carpanzano e la freddezza di Fall dalla lunetta a decidere la gara in favore della Planet Catanzaro. Alla fine ha vinto la voglia degli uomini di coach Tunno, spinti non solo dal senso di vendetta sui palermitani (che sette mesi fa sconfissero nelle finali playoff-promozione proprio i calabresi) ma anche dal caldo pubblico calabrese. Un 69-63 che non danneggia granché la classifica dei biancorossi, già virtualmente secondi da ieri sera dopo la sconfitta di Bisceglie a Pescara, capaci da neopromossi di chiudere ugualmente il girone d’andata con il biglietto per lo spareggio valevole un posto nella Coppa Italia 2015 di marzo a Rimini. “I nostri primi due quarti sono stati indubbiamente poco intensi – ha ammesso a fine gara il coach biancorosso Paolo Marletta -, con percentuali di rendimento sicuramente non all’altezza delle nostre precedenti prove. In seguito, siamo riusciti a sistemare qualcosa e a mettere intensità, recuperando da un -15 a un -1. Proprio in quel frangente, abbiamo subito il quinto fallo di Antonelli, ritrovandoci costretti a giocare con quattro ‘piccoli’ negli ultimi due minuti. In attacco qualcosa non è andato”. Sconfitta che arriva anche alla luce di una settimana che Marletta definisce “travagliata, interrotta da due giorni senza allenamenti perché senza un impianto disponibile ad ospitarci. Puntiamo a mettere velocemente alle spalle questa sconfitta, così come abbiamo sempre fatto dopo ogni vittoria e dopo le precedenti due debacle. Ripartiremo con tanta fame, ma anche con la consapevolezza di aver chiuso secondi il girone d’andata e con un posto per i preliminari di Coppa Italia”. Le parole del presidente Rappa nel post gara di Catanzaro: "Innanzi tutto, intendo rivolgere i complimenti a Catanzaro. L’abbiamo ritrovata più forte di come l'avevamo lasciata. In campo hanno dimostrato di volere la vittoria dal primo minuto della partita, mentre noi ci siamo innervositi e non ne capisco il motivo. Abbiamo perso da subito quella lucidità che, nei primi due quarti, ci avrebbe permesso di trovare maggiori soluzioni che solo tentativi dal perimetro. Loro hanno espresso in campo una difesa forte, aggressiva, sporcando ogni nostra uscita dai blocchi. Non riuscendo a trovare quei tiri che cercavamo dal perimetro, abbiamo finito per disunirci, condotti dai nostri avversari esattamente dove volevano loro. Con quel gap accumulato, neanche la pur pregevole reazione del terzo quarto è bastata ad evitare la sconfitta. Anche se sconfitti, devo fare un plauso particolare al nostro Riccardo Antonelli. Da subito acciaccato e costretto al cambio, è poi rientrato più volte, richiamato in campo dall'allenatore che non poteva farne a meno. Zoppicante, e sottoposto a particolari attenzioni dai lunghi giallorossi, ha guidato la rimonta nel terzo quarto. Sempre in silenzio, mai rimproverando i compagni per gli errori commessi. In una serata particolare ci ha fatto vedere la luce. Noi, forse, siamo scesi in campo appagati dalla qualificazione in Coppa Italia. Un traguardo storico per città, società e giocatori. Un prestigio per tutti, a condizione che non ci distragga dal nostro obiettivo finale". PLANET CATANZARO – AQUILA PALERMO 69-63 Parziali: 21-10, 16-16, 13-19, 19-18 Catanzaro: Battaglia 7, Naso 10, Scuderi 14, Morici 6, Fall 17, Fratto ne, Carpanzano 5, Ippolito 5, Zofrea, Sereni 5. All. Fabrizio Tunno Aquila Palermo: Antonelli 6, Gottini 6, Merletto 6, Rizzitiello 20, Giovanatto 11, Marzo, Cozzoli 11, Tagliareni ne, Dragna 3, Caronna ne. All. Paolo Marletta Arbitri: Ivan Cordone, Matteo Colombo