Quattordici dosi di hashish suddivise in altrettanti involucri di cellophane, per un peso complessivo di circa 30 grammi, avrebbero fruttato qualche centinaio di euro di guadagno, ma i militari della Stazione Carabinieri di Bagheria, in via Santa Caterina, con l’accusa di detenzione ai fini di spaccio Rosa Mazza, 32enne residente a Santa Flavia, ma di fatto domiciliata a Bagheria, e denunciato il figlio 16enne, già noto alle forze dell’ordine. I Carabinieri da qualche tempo erano sulle tracce della donna, avendo notato un consistente via vai da quell’abitazione, specialmente nelle ore pomeridiane, di giovani bagheresi che, successivamente controllati, erano stati trovati in possesso del medesimo tipo di sostanza stupefacente, venendo per questo segnalati come assuntori all’Ufficio Territoriale del Governo di Palermo. Ed il blitz effettuato il pomeriggio del 27, con l’ausilio di un’unità antidroga del Nucleo Cinofili di Palermo, ha sortito gli effetti attesi: madre e figlio, sottoposti a perquisizione personale, sono stati infatti trovati in possesso rispettivamente di 8 e 6 dosi di hashish, mentre la perquisizione domiciliare ha permesso di rinvenire anche 20 euro, verosimile provento dello spaccio del giorno. La donna, arrestata in flagranza, su disposizione del P.M. di turno presso la Procura di Termini Imerese, Annadomenica Gallucci, ha passato la notte presso le camere di sicurezza della Compagnia di Bagheria in attesa del rito direttissimo, a termine del quale, a seguito della convalida dell’arresto la donna è stata sottoposta all’obbligo della presentazione alla P.G. in attesa di giudizio.