Ancora cani avvelenati nella frazione di San Martino delle Scale. Uno è stato rinvenuto in piazzetta Reale da Cettina Leone, veterinario e volontaria dell’associazione Una, Uomo, Natura ed Animali del presidente Giuseppe Lo Vecchio. Ma quasi sicuramente sono altri i cani coinvolti nella “strage” che saranno andati a morire in mezzo al bosco tra atroci dolori. Nella zona, infatti, sono una decina i randagi che ormai stazionano in piazzetta Reale e che dormono sfruttando vecchi materassi abbandonati da anni. Stamattina la telefonata di alcuni volontari alla dottoressa Leone che è arrivata sul posto. Il cane era in preda alle convulsioni: “ Ho iniettato varie dosi di atropina, ma siamo arrivati quando ormai era troppo tardi”, dice sconsolata la dottoressa. Sul posto è arrivato anche il presidente dell’Una, Lo Vecchio: “Continuano senza sosta gli avvelenamenti nella zona – dice -. Abbiamo avvisato i carabinieri della locale stazione, ipotizzando anche alcuni sospettati”. Dopo qualche ora è arrivata una pattuglia della polizia municipale che ha stilato un rapporto prima di far trasportare via il cane avvelenato presso l’istituto zooprofilattico. Lì sarà sottoposto ad un’autopsia insieme al cibo avvelenato ritrovato sul posto. “Usano cotenne di maiale o ali di pollo – spiega la dottoressa – poi gli spruzzano sopra polveri organo/fosforici, pericolose anche per l’uomo, o anticrittogamici. I cani muoiono tra atroci dolori e sono spacciati se non si interviene subito”: Sono due, forse tre le persone indicate dagli animalisti come “avvelenatori”: ma sarà difficile dimostrarlo. Intanto Lo Vecchio predica prudenza: “Quando siete in giro ida queste parti con i vostri cani, attenti a quello che potrebbero mangiare. Non sappiamo fin dove sono state messe le esche avvelenate”. Poi una battuta sull’emergenza randagi: “C’è la volontà precisa dell’amministrazione e del sindaco Piero Capizzi di fare qualcosa, ma fino ad oggi – conclude Lo Vecchio – nessun atto concreto”. (FOTO DI VINCENZO GANCI)