La straordinaria partecipazione di massa dei lavoratori forestali allo sciopero del 25 settembre a Palermo ha, dice Maurizio Grosso, segretario generale del Sifus “da un lato, smascherato le menzogne contenute in un “accordo truffa” sottoscritto, il giorno prima, dai Sindacati Confederali e dagli Assessori Regionali all'Agricoltura e al Territorio (è privo di copertura finanziaria) e dall'altro, stimolato la Commissione Bilancio a recuperare lungo la giornata di lotta, 47 milioni di euro da proporre al voto dell'ARS entro il 30 settembre”. I 47 milioni reperiti dalla Commissione Bilancio provengono dai fondi PAC e dalla Commissione, infatti, non bastano. Per completare le giornate previste dalla LR 14/06 e cioè 78/101/151 giorni per contingente, servono 51 milioni di euro (mancano 4 milioni all'appello). Per raggiungere i livelli occupazionali del 2011 e cioè 101/151/180 giorni per contingente invece, servono 70 milioni di euro. “Il SiFUS – continua Grosso – attraverso lo sciopero generale dei forestali rivendica nei confronti del Governo Crocetta e dell'Assemblea Regionale Siciliana una variazione di bilancio atta a reperire le risorse economiche che consentano, garantite le giornate di legge, di avvicinarsi il più e possibile a quelle lavorate nel 2011 e cioè 101/151 e 180 giorni per contingente; l'accelerazione dell'iter procedurale per l'approvazione della nostra proposta di legge sulla stabilizzazione in un quadro di pubblica utilità; la puntualità nel pagamento degli stipendi; il rinnovo del contratto integrativo regionale”. Ed ecco perché la “lotta” del Sifus non si ferma ed è stato promosso un nuovo sciopero generale per lunedì alle ore 10 sempre davanti l’Ars in piazza Parlamento a Palermo, visto che è l’ultimo giorno utile per votare le variazioni di bilancio. “O i fondi per il comparto agroforestale si reperiscono entro il 30 settembre o, per il 2013, non ci saranno altre occasioni”, conclude Grosso. (Grazie a Massimiliano Miceli per la mini-gallery fotografica)