Lo avevano detto una settimana fa: se non si sbloccano le cose torniamo in piazza. Detto, fatto. I sette tassisti della cooperativa monrealese, così, hanno parcheggiato davanti al comune ed esposto i loro striscioni. La questione è la solita: la mancata firma sul protocollo d’intesa fra i comuni di Monreale, Palermo e Cinisi. Un documento che consentirebbe ai lavoratori monrealesi di poter non solo sostare nei comuni indicati, ma anche andare “a caccia di clienti”, così come fanno i colleghi di Palermo e Cinisi. I sette tassisti hanno affidato le loro rimostranze all’avvocato Francesco Pepe che, alla nostra redazione aveva fatto sapere di essere in attesa di un’ordinanza emessa dal sindaco Filippo Di Matteo che vieti di sostare in piazza ai tassisti che non appartengono alla cooperativa monrealese. “Almeno fino a quando no nsi chiarirà la vicenda – aveva detto il legale -, visto che i tassisti monrealesi, invece, nei comuni di Palermo o di Cinisi (all’aeroporto in particolare), vengono multati se si trovano a sostare negli stalli riservati ai tassisti di quei comuni. “Noi possiamo caricare clienti a Monreale e portarli a Palermo od all’aeroporto – dicono i tassisti -, ma dobbiamo risalire vuoti, con un aggravio di tariffe per i clienti stessi. Mentre altrove non è così”. “Non c’è la volontà politica di fare questo protocollo d’intesa – ha detto l’avvocato -, ed immagino anche perché. Ma i tassisti di Monreale non possono stare giornate intere senza lavorare perché manca una firma su un foglio. Intanto chiediamo al comune di velocizzare l’ordinanza, poi si passi al protocollo d’intesa fra i tre comuni, in maniera tale che tutti, almeno su questa porzione di territorio, abbiano le stesse possibilità di lavoro”. Oggi inizia un nuovo sciopero che dovrebbe prorogarsi fino a sabato (ma alcuni dicono per otto giorni).