Anche Monreale ha voluto ricordare il giudice Paolo Borsellino e gli uomini della sua scorta uccisi dalla mafia in via D’Amelio 21 anni fa, in un attentato che ha scritto la storia della lotta alla mafia. Poco fa, intorno alle 10, il sindaco Filippo Di Matteo, insieme alle più alte cariche dei Carabinieri e della polizia municipale, ha deposto una corona di allori sulla lapide di piazza Inghilleri. Il tutto si è svolto in un silenzio quasi irreale, rotto solo dal suono di una tromba che ha accompagnato i vari momenti della manifestazione. Poi il saluto militare da parte delle forze dell'ordine fino ad uno scrosciante applauso. La storia di Borsellino è molto legata a Monreale. Visto che la lotta alla mafia da parte del giudice comincia proprio dopo l'assassinio del suo caro amico Emanuele Basile, capitano dei carabinieri di Monreale, paese in cui lo stesso Paolo prestò servizio come pretore agli inizi della sua carriere. Il ricordo di Pippo Madè “Il 19 luglio 1998, per volere della famiglia del Giudice Paolo Borsellino e su richiesta dell'allora Sindaco di Palermo Leoluca Orlando, fui chiamato a realizzare “L'Angelo della Giustizia" in collaborazione con la "Mastrogiorgio Ceramiche" di Gubbio. L'opera, di grandi dimensioni, si trova nella Cappella Gentilizia del Cimitero Monumentale di Santa Maria di Gesù a Palermo, accanto al sarcofago che contiene le spoglie del Magistrato barbaramente trucidato dalla mafia e fu un omaggio della mia famiglia alla Memoria del Giudice, barbaramente ucciso dalla mafia. È un'opera alla quale sono molto legato e che mi da sempre grandi emozioni. Insieme a mio figlio Rosario e mia nuora Claudia, ci rechiamo spesso al Cimitero Monumentale di Santa Maria di Gesù, per far visita al Giudice Paolo. Notiamo con disappunto e rammarico che la Cappella Gentilizia e quindi anche "L'Angelo della Giustizia", versano in condizioni di degrado ed auspichiamo il pronto intervento dei familiari del Giudice e dello stesso Comune di Palermo, oggi nuovamente guidato da Leoluca Orlando, lo stesso Sindaco che ardentemente volle la realizzazione della Cappella e che tanto apprezzò l'opera realizzata da me e donata dalla nostra famiglia”. (Le foto della manifestazione sono di Simone Marchese; La foto dell'"'angelo della Giustizia" è stata gentilmente concessa dalla famiglia Madè)
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