Tre cani randagi di grossa taglia sono stati ritrovati da un volontario dell'UNA, l'associazione animalista "Uomo, Natura, Animali", in via Pezzingoli, all'incrocio con contrada Pezzente, in territorio di Giacalone. I tre cani sembrano essere stati avvelenati. Ma sorprende il fatto che siano stati trovati tutti e tre insieme, attaccati uno all'altro. Alcuni testimoni riferiscono di aver visto un uomo su un auto bianca che ha scaricato questi tre cani già morti. Uno dei cani potrebbe essere incinta. Altri esami accerteranno le verità. Sul posto, insieme al rappresentante dell'Una, si è recata il procuratore legale Cecilia Viola che inoltrerà un esposto al comune di Monreale: "I cani randagi sono di competenza del sindaco – dice il procuratore legale -. Adesso, dopo aver raccolto vari episodi, stiamo presentando un esposto, perchè vogliamo vederci chiaro. Incroceremo i dati di episodi simili, per capire chi ha effettuato gli interventi, chi si è preso in custodia i cani e, soprattutto, che fine hanno fatto in seguito questi cani. Il Comune di Monreale è fuorilegge. Perchè deve garantire un adeguato controllo del fenomeno del randagismo, attraverso il censimento della popolazione canina, la microchippatura e la sterilizzazione quantomeno degli esemplari femmina. Ed, invece, tutto qui è fermo al 1981". Il procuratore ha avvertito le forze dell'Ordine. Sul posto è arrivata una pattuglia della polizia municipale con a bordo un veterinario dell'Asp. Il veterinario ha effettuato prima la ricerca del microchip (tentativo invano), poi un'analisi delle tre carcarsse. Uno dei tre cani sarà trasferito all'istituto zooprofilattico per stabilire le cause di morte. Ma l'avvelenamento sembra quasi certo. Le tre carcasse dovrebbero essere rimosse domani mattina. Una bonifica dovrebbe essere effettuata dall'Ato. Tra l'altro, proprio a due passi, c'è la fermata della "navetta" Giordano. Non siamo riusciti ad ottenere una replica da parte del sindaco Filippo Di Matteo.
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