“Fà che il tuo alimento sia la tua medicina e che la tua medicina sia alimento”. Questo assioma di Ippocrate è stato il filo conduttore dei lavori dell’ultimo appuntamento del ciclo di seminari di medicina preventiva, organizzato dall’Associazione “Giovani Artisti Crescono”, che si è svolto presso villa Savoia a Monreale. L’incontro, dedicato alla corretta alimentazione e ai disturbi del comportamento alimentare, che ha visto la partecipazione di un nutrito numero di cittadini e di studenti, è stato particolarmente seguito e apprezzato proprio perché l’alimentazione è alla base di ogni tipo di prevenzione e disturbi legati all’obesità. “Alimentarsi in maniera corretta presuppone una giusta consapevolezza di sé e del proprio corpo – ha dichiarato Antonella La Barbera, specialista in Scienza della nutrizione – se ingeriamo alimenti eccessivamente grassi o ricchi di additivi e conservanti e se abbiniamo i cibi in maniera inadeguata, affatichiamo il nostro apparato digerente, i nostri organi interni, aumentiamo esageratamente la nostra temperatura corporea interna intossicando tutto il nostro organismo”. Di consapevolezza ha pure parlato la Francesca Damiani, anche lei nutrizionista, che ha fatto una panoramica sulle cause più comuni di obesità e sui cibi promossi e bocciati. Dall’intervento è emersa una situazione a dir poco catastrofica. Infatti studi riguardanti i Paesi industrializzati hanno evidenziato una crescita esponenziale degli obesi, un notevole aumento delle morti premature e una proiezione a breve termine ancora più devastante. “La cosiddetta “globesità”, con un neologismo coniato per evidenziare la diffusione e la gravità del problema, colpisce una fascia enorme della popolazione mondiale creando un aggravio non indifferente per la sanità pubblica”. L’intervento, di Giovanni Ferraro, psicologo, ha infine evidenziato la strettissima connessione fra la nutrizione e la sfera affettiva di ogni individuo e le patologie legate ad errati comportamenti alimentari. “L’anoressia e la bulimia – ha dichiarato Ferraro – sono i disturbi più gravi e diffusi fra la popolazione femminile, e sono sempre collegati a una percezione del proprio corpo, e della propria sfera affettiva alterati”. “Prevenire – continua Ferraro – vuol dire accorgersi prima possibile di anomalie nel comportamento e nel rapporto col cibo ed intervenire tempestivamente, affrontando il problema dal punto di vista nutrizionale, psicologico e psichiatrico”. I lavori sono poi stati conclusi dal Presidente dell’Associazione, Angelo Granà, che ha ringraziato tutti gli intervenuti, i relatori delle varie sessioni e i rappresentanti del Comune di Monreale che hanno patrocinato l’evento garantendo anche il supporto tecnico.