Si chiama Afap, associazione famiglie affidatarie Palermo ed è una nuova associazione nata in città dall’idea di alcuni genitori affidatari con l'intento di promuovere l'affidamento familiare come soluzione alle necessità ed al diritto dei troppi bambini che vivono nelle comunità, ad avere una famiglia che si prenda cura di loro. Anche la migliore delle case-famiglia non può dare ai bambini le attenzioni, le cure e soprattutto l'affetto di cui necessitano i minori per evitare di diventare adolescenti difficili e adulti problematici incapaci di relazioni affettive sane. “L'affidamento familiare è la più alta forma di genitorialità – dice Givanna Campanella, una dei consiglieri dell’Afap – attraverso la quale si dona amore gratuito senza, apparentemente, un ritorno. Nella genitorialità biologica o adottiva è insito un certo egoismo e una forma di realizzazione personale; l'affido è un dono. Non tutti sanno che l'affido è aperto alle coppie sposate, alle coppie di fatto e anche ai single. Non tutti sanno che a Palermo c'è un Centro Affidi del Comune che gestisce egregiamente e con grande umanità l'istituzione dell'affido, informando e formando i potenziali affidatari e sostenendo gli affidatari. Non tutti riflettono sul fatto che il timore di perdere un bambino quando si instaura un legame affettivo, non ha senso in una società che obbliga i nostri figli ad allontanarsi dalle famiglie in cerca di un lavoro degno di questo nome e che comunque l'amore dato non è mai perso perché arricchisce anche chi lo dona”. L’associazione trasmette e divulga questi messaggi sull’affidamento, “cercando di porre – continua Campanella – le basi della cultura dell'affido anche in Sicilia, fanalino di coda di tutte le altre regioni italiane in termini numerici di affidamenti”. L'Afap è nata da pochi mesi ed ha iniziato a fare opera di promozione sociale, oltre ad aver preso contatti con le istituzioni che si occupano di affido, con il presidente della Regione Rosario Crocetta, che ha promesso un incontro a breve e con il garante nazionale per l'infanzia e l'adolescenza. Inoltre i responsabili dell’associazione hanno incontrato gli assessori regionale e comunale alle politiche familiari ed il presidente del Tribunale di Minori, per aprire un canale di comunicazione tra tutti gli Enti, limare problematiche ed eliminare inutili ritardi nel l'iter burocratico che vanno a discapito dei bambini in attesa di avere una famiglia tutta loro.
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