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46 anni fa moriva James "jim" Clark, il "re" della Lotus

Il 7 marzo 1968, approfittando della pausa nel Campionato del Mondo di F.1, lo scozzese James "Jim" Clark, già Campione del Mondo 1963/1965, con alle spalle 25 vittorie in 72 GP disputati, 32 podi, 33 Pole position e 28 giri veloci in gara, si presentò al via di una gara di F.2 che si svolgeva quel giorno sul circuito di Hockenheim in Germania, a testimonianza della sua grande passione per la velocità. La sua Lotus, probabilmente a causa di un cedimento meccanico, giunta alla curva denominata "coda di gambero" uscì di pista, rotolò su se stessa e andò a schiantarsi tra gli alberi. L'unica testimonianza è quella del pilota Chris Irwin che lo seguiva a pochi metri di distanza. La scena dell'incidente che si presentò agli occhi dei soccorritori, era terribile: detriti ovunque, la F.2 spezzata e la parte anteriore, dove è intrappolato il pilota, piegata su se stessa. Il cuore dell'allora 32enne Clark, batte ancora ma è clinicamente morto. La sua carriera fu legata alla Lotus ed al "mago" Colin Chapman, un binomio indissolubile che si consolidò anche fuori dalle piste e che li portò a cogliere memorabili vittorie in tutto il mondo.  Jim riposa nel cimitero di Chirnside nel Berwickshire ed a lui è dedicato un museo conosciuto come "The Jim Claurk Room".

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