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30 anni fa Pippo Fava veniva ucciso dalla mafia

Era la sera del 5 gennaio 1984, a Catania faceva freddo ed un giornalista impegnato nella lotta alla mafia, si fermò, con la sua auto, davanti al Teatro Verga di Catania. Pippo Fava non fece in tempo a scendere dall’auto, perché i killer di “cosa nostra” lo uccisero con cinque colpi di 7,65 sparati a bruciapelo dal finestrino della sua Renault5. Immediatamente, in quella Catania di allora che, come il resto della Sicilia, faceva delle connivenze, del silenzio e della diffamazione, l’arma sottile per emarginare e discreditare avversari ed oppositori della mafia, scatto il “sistema” e così, “La Sicilia” di Mario Ciancio, classificò l’omicidio del direttore de “I Siciliani”, tra quello per cause passionali. Angelo Buzzone, Primo Cittadino di Catania, dichiarò che non poteva assolutamente trattarsi di delitto di mafia, perché a Catania la mafia non esiste. Si parlò inoltre di moventi riconducibili alle difficoltà economiche che attraversava il Giornale fondato dallo stesso Fava e si supplico gli Inquirenti di chiudere in fretta le indagini, perché, quelli che sembrano essere additati come possibili mandanti dell’omicidio, i “Cavalieri del lavoro” Carmelo Costanzo, Mario Rendo, Francesco Finocchiaro e Gaetano Graci, avrebbero potuto decidere di trasferire le loro industrie al nord, provocando una grave dissesto economico.occupazionale alla Città. Passarono alcuni anni ed un collaboratore di giustizia, certo Maurizio Avola, nelle sue dichiarazioni si autoaccusò dell’omicidio ed indicò in Nitto Santapaola e Aldo Ercolano, i mandanti dell’uccisione di Fava, mentre, oltre a se stesso, indicò in Marcello D’Agata, Vincenzo Santapaola e Francesco Giammuso, gli esecutori materiale dell’efferata esecuzione. Questi ultimi tre vennero assolti nel 2003, mentre a Santapaola ed Ercolano, vennero confermate le condanne all’ergastolo. Pippo Fava, aveva allora 59anni e sarà oggi commemorato, alle ore 17 sul luogo dell’omicidio che oggi porta il suo nome. La manifestazione proseguirà con l’assegnazione del “Premio Pippo Fava” che si terrà al Centro Zò al quale seguirà un dibattito, alla presenza del giornalista Lirio Abbate, del Procuratore Aggiunto di Messina Sabastiano Ardita, del Presidente della Commissione Nazionale Antimafia Rosi Bindi e del Vice Presidente della stessa Commissione Claudio Fava, figlio dell’indimenticabile Collega ucciso barbaramente dalle cose mafiose catanesi.

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