Si attendeva solo l’ufficialità, ma la nomina dell’Itinerario Arabo-Normanno a Patrimonio dell’Umanità Unesco era solo una formalità. Oggi un po’ di allarme per la possibilità che la decisione slittasse a domani, poi l conferma: l’Itinerario Arabo-Normanno è stato iscritto nella World Heritage dell’Unesco. “Siamo felici per la decisione che riteniamo essere il giusto riconoscimento per il valore universale rappresentato dalla nostra Basilica Cattedrale come esempio di assoluta bellezza e fonte degli alti valori etici che stanno alla base dei diritti umani – ha detto il sindaco di Cefalù, Saro Lapunzina -. Il riconoscimento sarà una opportunità in più per lo sviluppo del nostro territorio sia in termini culturali sia dal punto di vista economico. Grazie a questo risultato, per la costruzione del quale la mia Amministrazione ha tanto lavorato, in sinergia con i colleghi Sindaci di Palermo e Monreale, il Vescovo di Cefalù, gli arcivescovi di Palermo e Monreale e degli altri soggetti coinvolti a vario titolo, sarà possibile ottenere la priorità nell'assegnazione dei finanziamenti destinati alla salvaguardia dei monumenti a alla loro fruibilità. La prossima settimana approveremo in giunta la delibera che avvia la procedura per l'installazione dei varchi elettronici di accesso al Centro storico con l'impegno di procedere alla loro collocazione al più presto. Questo sarà solo il primo passo degli interventi che saranno realizzati nei prossimi mesi in attuazione degli impegni sottoscritti con l’Unesco”. L’Itinerario Arabo-Normanno, diventa così il settimo sito Unesco siciliano, la regione italiana che ne possiede più di tutti: complessivamente sono 51. In Sicilia ci sono già due siti naturalistici (l’Etna e le Isole Eolie), 4 siti culturali (il Barocco della Val di Noto, Siracusa con Ortigia e Pantalica, la Valle dei Templi e la Villa Romana del Casale). Ora, come ha detto Aurelio Angelini, direttore in Sicilia per la Fondazione Patrimonio Unesco al nostro giornale, bisognerà far funzionare bene le cose. “Siamo contenti ed emozionati – ha detto il sindaco di Monreale, Piero Capizzi – un riconoscimento che ci ripaga di tanti sforzi e che, sono sicuro, porterà immensi benefici alla nostra comunità”. “Siamo molto felici – gli fa eco l’assessore al Turismo di Monreale, Ignazio Zuccaro -. Un riconoscimento da condividere con tutta la cittadinanza ed il merito del fatto che oggi festeggiamo è da attribuire a questa amministraziine che da subito si è impegnata nel rispettare le prescrizioni che ci venivano richieste. Non è sicuramente un punto di arrivo, ma un punto di partenza. Ora il riconosciemento Unesco ci impegna tutti a proseguire su questa strada che porterà la nostra cittadina ada avere ancora di più un prestigio internazionale". “Una pagina storica per Cefalù e per il Parco delle Madonie – ha dichiarato Angelo Pizzuto, presidente del parco della Madonie -, che ha sostenuto la candidatura della cittadina normanna fin dall'inizio e che diventa patrimonio dei cefaludesi in primis, ma anche di tutti quei madoniti che ci hanno creduto e che vedono Cefalù al centro del rilancio turistico del nostro territorio”. “L’iscrizione nella lista permette di avere un’immagine di grande prestigio internazionale, una platea di visitatori ed investitori a livello mondiale – ha detto Angelini -. Tutto dipende da come noi, custodi di questo bene, riusciamo a far sì che i territori diventino attrattivi, ma in ogni caso la reputo una grande opportunità per tutto il territorio. Le Langhe, ad esempio, hanno saputo cavalcare l’onda del successo ed i vini prodotti lì, adesso, hanno un prestigio mondiale importantissimo”. "Questo riconoscimento è un motivo d'orgoglio ed è una grande gioia per Palermo e i palermitani, ma anche per tutti i siciliani. L'inserimento dell'itinerario arabo normanno, nell'elenco dei siti Unesco che sono considerati patrimonio mondiale dell'umanità, con ben sette monumenti su nove a Palermo, è la conferma internazionale della bellezza e grandezza culturale, artistica e storica di questa città, patrimonio di tutti e di ciascuno e sarà certamente volano di sviluppo turistico e nuova economia per Palermo e per tutta la Sicilia". È quanto afferma il sindaco di Palermo, Leoluca Orlando, presidente del Comitato di pilotaggio del sito "Palermo arabo-normanna e le cattedrali di Cefalù e Monreale" e capo della delegazione italiana presente a Bonn, appena appresa la notizia dell'inserimento del sito nella World Heritage List dell'Unesco. Appena appresa la notizia della votazione così si è espresso l’Arcivescovo di Monreale Monsignor Michele Pennisi: "Esprimo profonda soddisfazione per il fatto che il duomo di Monreale è stato inserito nella World Heritage List dell’Unesco, divenendo “patrimonio dell’umanità”. Il duomo di Monreale, edificato per iniziativa del re normanno Guglielmo II tra gli anni Settanta e Ottanta del XII secolo, con i suoi 6340 metri quadrati di mosaici su sfondo dorato, costituisce una delle più belle chiese del mondo eretta cattedrale da papa Lucio III nel 1183". "Auspico – ha continuato monsignor Pennisi – che in questo “tempio d’oro” si continui a coniugare l’attività cultuale con l’accoglienza dei pellegrini e dei turisti in un clima di rispetto del luogo sacro. Mi auguro che si possa attivare una sinergia tra l’Arcidiocesi, la Parrocchia, la Frabbriceria, il Comune di Monreale, la Soprintendenza ai Beni Culturali, la Regione Sicilia, il Comitato di pilotaggio dei siti Unesco della provincia di Palermo, e i centri accademici siciliani per la salvaguardia e la valorizzazione di questo importante bene culturale". "Spero – ha concluso – che possa riprendere l’iniziativa della Settimana di Musica Sacra di Monreale, che richiede la messa in funzione del monumentale organo, gravemente danneggiato durante l’ultimo nubifragio, con i fulmini che hanno colpito il pinnacolo del duomo". "E' il risultato di una visione e di tanto lavoro, la dimostrazione che il futuro della Sicilia sta nella valorizzazione della propria cultura e del patrimonio", lo afferma il Presidente della Fondazione patrimonio Unesco-Sicilia, Gaetano Armao, dopo che il 39' Comitato mondiale del Patrimonio dell'Umanità dell'Unesco ha approvato l'iscrizione nella World Heritage List di "Palermo arabo normanna – Cattedrali di Cefalù e Monreale", promossa dall'Assessorato ai Beni culturali ed all'identità Regione Siciliana e dalla Fondazione Patrimonio Unesco-Sicilia. "Una visione partita nel febbraio del 2010 quando da assessore ai Beni culturali e su proposta del professor Puglisi, Presidente della Commissione UNESCO Italia, lanciai la candidatura che oggi raggiunge la metà. Un grazie a tutti coloro che hanno lavorato a questo risultato, al direttore Aurelio Angelini, a Maria Andaloro e Gedo Campo, agli Assessori che hanno coltivato questo progetto da Uccio Missineo sino ad Antonio Purpura ed a tutti coloro che con la Fondazione hanno collaborato per questo straordinario risultato che fa della Sicilia la prima Regione per siti riconosciti patrimonio dell'Umanità. Adesso occorre che le Istituzioni, le imprese, le associazioni, i cittadini lavorino per rafforzare la capacità attrattiva di un sistema culturale senza eguali". "L'inserimento del Complesso Monumentale Monrealese nella World Heritage List dell'Unesco è sicuramenete motivo di orgoglio per tutti noi monrealesi, ma porta con sé degli oneri e degli adempimenti per il ripristino del decoro della città non più rinviabili – ha dichiarato il portavoce Pdr Monreale Flavio Pillitteri – da troppo tempo, infatti, i monrealesi sono costretti a convivere con disservizi ed elementi di disarmonia che mal si addicono a qualsiasi abitato, figuriamoci ad una città che può godere del pregio di essere inserita nel circuito Unesco". "Questo risultato, conseguito esclusivamente grazie alla bellezza del nostro patrimonio monumentale, non deve essere mortificato dall'incapacità della politica di affrontare alcune problematiche che sono sotto gli occhi di tutti. Basti pensare al degrado della "Piramide" di vetro di Piazza Vittorie Emanuele, situata a pochi passi dal Duomo e, vista la vicinanza alla Casa Comunale possiamo anche dire sotto gli occhi della politica. La città – continua il portavoce – deve anche essere pronta ad accogliere il flusso turistico che scaturirà da questa straordinaria opportunità; dovranno dunque essere rivitalizzate le due piazze (che non possono essere semplicemente dei prestigiosi parcheggi notturni) e dovranno essere altresì prolungati gli orari di apertura dei siti monumentali". "Dovranno inoltre esser rimessi in funzione i bagni pubblici, perchè è impensabile che una città turistica ad oggi non offra questo indispensabile servizio. Occorrerà affrontare e risolvere in maniera definitiva il problema dei rifiuti e non ricorrere, come fatto fino adesso, a misure estemporanee e costose attraverso l'affidamento del servizio di raccolta a ditte private; appare chiaro che l'emergenza rifiuti rischi di esplodere da un momento all'altro con conseguenti gravi effetti per il decoro cittadino e per la salute dei monrealesi. Dovranno, infine, esser ascoltate e coinvolte le categorie produttive della Città, in particolar modo artigiani e commercianti, aprendo un dialogo costruttivo che porti a soluzioni ottimali alle esigenze ed alla vivibilita' della nostra città". "Auguri alla città ed a tutti noi – conclude Pillitteri – per questa nuova avventura della quale ci sentiamo tutti coinvolti e protagonisti".