Dopo gli enormi sacrifici che il Governo Crocetta con il consenso dei sindacati confederali ha imposto al comparto forestale lungo il 2013, registrando il sostanziale silenzio dei lavoratori interessati, oggi, si sente più forte e tramite un disegno di legge, sferra il colpo di grazia al comparto medesimo. Attraverso questo disegno di legge intende, nel 2014, tagliare oltre 50 milioni di euro rispetto alle già esigue risorse stanziate nel 2013, bloccare il turnover, accorpare l'inaccorpabile (l'azienda forestale, l'ispettorato forestale, l'ESA, i Consorzi di bonifica) sotto la guida dell'assessorato agricoltura e dulcis in fundo, transitare gli addetti all'antincendio, al raggiungimento del cinquantesimo anno di età, all'azienda forestale senza, tra l'altro, prevedere la loro sostituzione con i riservisti settantottisti. “Con questo disegno di legge, non solo si completa lo smantellamento del comparto agro-forestale – dice Maurizio Grosso, segretario generale del Sifus, ma addirittura, si mettono in serio rischio e pericolo il patrimonio boschivo ed intere comunità. Per queste ragioni, questo disegno di legge va respinto con forza. Il SiFUS invita i lavoratori alla mobilitazione e alla lotta e le forze politiche presenti all'ARS a respingere questo disegno di legge”. Il Sifus rilancia per il comparto, l'opportunità offerta dalla proposta di legge di iniziativa popolare sulla stabilizzazione. Attraverso questa proposta, è possibile integrare la legge in vigore, con competenze aggiuntive (a partire dalla messa in sicurezza del territorio) che consentono di attingere enormi finanziamenti ( che altrimenti si perdono) dai fondi europei. In questa maniera, contestualmente, si otterrebbero la salvaguardia del patrimonio boschivo, la messa in sicurezza del territorio e la stabilizzazione di tutti i forestali siciliani.