Si è sistemato un cartello sulle spalle e si è messo davanti al'ingresso del Comune. Da stamattina. Ed ha atteso il sindaco Filippo Di Matteo. Primo cittadino che è arrivato intorno alle 13,30, ha letto di sfuggita il cartello, ha sorriso ed è salito nel suo ufficio, senza neanche ascoltare la voce di Piero Quartuccio. Un monrealese che ha deciso di far conoscere la sua storia. Fatta di uomini poco onesti, di carte dubbie e di un processo che comincerà a febbraio 2014. La sua storia iniza nel 2006. Quando Piero Quartuccio chiede ed ottiene dal Comune una concessione edilizia per la realizzazione di tre villette in via Pezzingoli. "Secondo le mie idee, una l'avrei tenuta per me e la mia famiglia – racconta in esclusiva a MonrealePress -, le altre due le avrei vendute". I lavori sono affidati ad un architetto (per motivi di privacy non possiamo rivelare il nome), che porta a termine i lavori. Il problema, però, nasce qualche tempo dopo. Quando, proprio nella villetta del signor Quartuccio, iniziano serie infiltrazioni che compromettono la stabilità stessa dell'edificio. "A questo punto ho chiesto l'intervento dell'ufficio tecnico del Comune per verificare la conformità delle opere realizzate. Lì sono state scoperte tante irregolarità". In pratica si è scoperto che il Comune ha concesso un rinnovo della concessione scaduta all'architetto, ora chiamato a risponderne in Tribunale, ad insaputa del signor Qartuccio. Ma il Comune era, secondo quanto dice Quartuccio, a conoscenza delle difformità della concessione, in quanto lo stesso architetto aveva presentato un progetto di variante, sempre senza cosnultare il signor Quartuccio stesso. "Il fatto più grave – dice Quartuccio – è che ho scoperto che il Comune non mi avrebbe mai e poi mai potuto rilasciare una concessione edilizia in quella porzione di terreno, visto che lo stesso è stato dichiarato come area a grave rischio di dissesto idrogeologico, con un livello di pericolosità molto elevato. Ora mi chiedo: Quanti casi esistono come i miei qui a Monreale? Quante concessioni edilizie sono state concesse ad insaputa di chi stava costruendo solo per fare favori all'architetto amico? Non ho nessuna voglia di vedere sul mio territorio quello che è successo in Sardegna". Nessuna replica è stata fornita dall'amministrazione.