Troppo presto per fare i bilanci del nuovo corso, ma un po’ di numeri e qualche considerazione possiamo anche farla. La polizia municipale torna a fare “paura”, come un tempo, quando sfornava un esercito di oltre 50 uomini, aveva auto e perfino le moto. Oggi l’organico è ridotto all’osso. Striminzito. Tanto che, come vi abbiamo anche raccontato qualche volta, è successo che la caserma è stata chiusa per assenza di personale. Eppure qualche dato interessante gli agenti, coordinati dal comandante FF Castrense Ganci, li stanno portando “a casa”.
Partiamo dalla cronaca recente: le multe a chi trasgredisce l’ordinanza del conferimento dei rifiuti. Una dozzina quelle totali fino ad oggi, in una settimana; due ieri. Chi accusa l’amministrazione di far cassa con questo strategia deve davvero rassegnarsi alla “sparata” del secolo. Il risultato è che queste 12 multe hanno fatto “impaurire” i monrealesi che adesso ci pensano due volte prima di gettare i rifiuti fuori orario. L’ordinanza c’è e va rispettata. Ed i vigili sono presenti per farla rispettare. Forse, in futuro, potrebbe essere un’associazione del territorio ad occuparsi della vigilanza ed a poter multare i cittadini indisciplinati.
Le auto rimangono un cruccio per gli agenti. Quella nuova, ma senza stemmi di riconoscimento, è già in officina. Delle vecchie non c’è traccia. I bene informati dicono che sono in riparazione. Intanto i vigili, (età media superiore ai 50 anni) macinano chilometri su chilometri a piedi. Ieri sono stati avvistati anche nelle zone periferiche. A proposito, i controlli alla viabilità funzionano eccome. Nella giornata di ieri, ben 50 le multe staccate per sosta vietata, ingresso non autorizzato nelle Ztl, occupazione abusiva di stalli per portatori di handicap. Speriamo che nemmeno qui qualcuno parli di “amministrazione che intende far cassa con le multe dei cittadini”. La repressione a suon di multe, ormai, pare l’unico modo per imporre le regole del vivere civile. E questa forma di repressione, come confermato dallo stesso comando di polizia municipale, continuerà ad oltranza. Obiettivo: raggiungere il rispetto delle regole in tutte le zone monrealesi.
Come detto, gli agenti subiscono sfottò di ogni sorta: da chi li accusa di non fare niente, a chi dice che chiudono troppo volte gli occhi. Gli agenti, però, stanno rispondendo nel modo migliore. E così, senza divise, senza auto, ma solo con un blocco di multe ed una penna, pattugliano il territorio, dalle 8 fino alle 20.
Gli orari di lavoro degli agenti sono forse uno dei capitoli negativi sui quali dovrebbe lavorare l’amministrazione. Assurdo non garantire un minimo di copertura alle scuole, così com’è assurdo, nelle serate estive, non trovare vigili in piazza. Su questo ci sono delle prospettive interessanti.
La figura apicale del comandante continua inspiegabilmente a mancare. Per motivi economici, si dice. A noi non risulta. Il dirigente, però, rimane una scelta che va contro legge. Soprattutto se è, come in questo caso, dirigente di un settore che deve controllare e dirigente di un settore che è controllato: insomma due ruoli che cozzano. Come se fossi allo stesso tempo ladro e carabiniere, oppure maestro e alunno per fare due esempi.
Gli agenti torneranno, come vi abbiamo anticipato, nella loro vecchia casa entro la fine del mese. Un segno di svolta che potrebbe davvero suggellare il nuovo corso della polizia municipale di Monreale. Anche se sotto organico. Ma proprio qui ci sono delle novità incredibili: sarebbero (condizionale d’obbligo) 11 i dipendenti comunali che verrebbero assegnati alla polizia municipale con compiti strettamente legati alla viabilità. Una rivoluzione che, però, sta facendo storcere il naso a qualcuno… Noi, però, applaudiremmo a questa operazione che riteniamo molto intelligente. I meriti all’assessore Sandro Russo che sta lavorando intensamente in questo settore sin dal primo giorno del nuovo incarico.
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