Videogiochi, recensione di Pillars of Eternity, il titolo che ha salvato Obsidian dalla bancarotta

Edoardo Ullo

L'Angolo del Videogioco

Videogiochi, recensione di Pillars of Eternity, il titolo che ha salvato Obsidian dalla bancarotta
E che non tradisce sicuramente le attese dei fan

07 Gennaio 2016 - 15:21

Ne è passata di acqua sotto i ponti quando a settembre del 2012, Obsidian Entertainment annunciò Project Eternity, un gdr vecchio stile “alla Baldur’s Gate” o “alla Planescape Torment” su Kickstarter.

In poco tempo, grazie ai tantissimi fan affamati di giochi di ruolo vecchio stile, il progetto assunse proporzioni importanti raggiungendo in una manciata di ore la cifra minima ed arrivando ad essere tra quelli da ricordare sulla piattaforma crowdfunding visto che per parecchio tempo è stato nella top ten assoluta con ben 4.163.208 di dollari raccolti complessivamente grazie all’affetto ed alla generosità di oltre 77.000 fan. Risultato che la software house ha voluto sottolineare fin dalla schermata di caricamento del gioco.

Gli sviluppatori successivamente cambiarono il nome in Pillars of Eternity, titolo che è uscito nella sua forma definitiva a fine marzo scorso per Pc Windows, Mac e Linux ed ha pure ricevuto la prima parte dell’espansione intitolata “The White March” ed è giusto ricordare un paio di cose: la prima è come questo titolo abbia salvato Obsidian dalla banca rotta (notizia venuta fuori ad inizio marzo di quest’anno, poco prima dell’esordio del gioco). Infatti, proprio nel 2012 venne cancellato un grosso progetto. L’idea di Pillars of Eternity si rilevò vincente. Altro dato da sottolineare è come la software house californiana capitanata da Feargus Urquhart (ben conosciuta nel settore con ottimi titoli alle spalle, tra questi ne ricordiamo due: Fallout New Vegas e Neverwinter Nights 2) si sia accordata con Paradox per la distribuzione del titolo.

La nostra recensione su quello che è stato senza dubbio uno dei titoli più attesi di questo 2015 capace, lo diciamo fin da subito, di non tradire le attese e di risultare senza ombra di dubbio uno dei titoli più riusciti di questi ultimi dodici mesi, anzi, degli ultimi tre-quattro anni nonostante in questi 365 giorni abbiamo assistito all’uscita di ottimi gdr (The Witcher 3 in primis, ndr). Il resto su Il Videogioco.it.

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