Durante “l’estate” di Marte, sul pianeta scorre acqua salata. L’annuncio della Nasa, dopo aver esaminato le foto scattate dal satellite americano Mars Reconnaissance Orbiter, che dimostrano che da alcuni crateri come Hale, Garni e Horovitz, scendano dei canali lunghi un centinaio di metri.
Le prime ipotesi che sul pianeta rosso ci fosse acqua erano arrivate nel 2008, grazie alla sonda Phoenix e poi nel 2012 con Curiosity, adesso la conferma anche se indiretta, attraverso la presenza di minerali idrati (perclorati e sodio). Le immagini sono state raccolte con degli spettrografi, ma per quanto riguarda l’origine dell’acqua non si danno spiegazioni.
“L’ipotesi – ha precisato Enrico Flamini, coordinatore scientifico dell’Asi e studioso di Marte – è che intervenga la brina la cui presenza è già stata osservata. Sarebbe appunto la brina a sciogliere gli idrati innescando un breve flusso di acqua salata nelle fasi calde creando un ciclo”.
I canali, appaiono in diversi punti della superficie, quando le temperature salgono sopra i 23 gradi, scomparendo quando torna sotto questo livello. “Si tratta di un importante sviluppo delle ricerche – dice John Grunsfeld, amministratore associato della Nasa per le missioni scientifiche – capace di confermare che l’acqua, anche se salata, oggi scorre sulla superficie di Marte”.
Notevoli le prospettive che si aprono dopo questa conferma. Si cercherà adesso, di sviluppare tecnologie in grado di imprigionare l’acqua salata, trasformarla e utilizzarla, un percorso che i robot dovranno gestire in piena autonomia.
(FOTO NASA/JPL/University of Arizona)