“Meglio la terra”: il nuovo album della band palermitana nKantu d’Aziz

Redazione

Palermo

“Meglio la terra”: il nuovo album della band palermitana nKantu d’Aziz
Disponibile online nei digital store

28 Luglio 2015 - 11:00

E’ stato presentato con Jack Alone “Meglio la terra”, il nuovo album degli nKantu d’Aziz, frutto di un’intensa sinergia con Francesco Moneti e i Modena City Ramblers.

La band siciliana “nKantu d’Aziz” originaria della città di Palermo prende il nome da due vocaboli: nKantu che in lingua siciliana significa “nel canto” o “incanto” e Aziz, aggettivo con cui gli arabi, ai tempi della loro dominazione, solevano indicare la città di Palermo: “la splendida”. Da qui “l’incanto della splendida” o splendido incanto. Il nome scelto da Totò Grilletto, leader e maggiore compositore della band, dopo una lunga ricerca storica sulle origini della propria città.

Il loro genere musicale è il Combat folk, genere portato avanti da illustri colleghi come Modena City Ramblers e Bandabardò, contaminato da diversi altri generi come lo Ska, il Reggae, il Rock, lo Swing, con particolare e minuziosa attenzione ai testi, con la ricercatezza che da sempre contraddistingue il cantautorato impegnato italiano. Si da molto spazio a temi legati all’antimafia, al razzismo, alle discriminazioni sociali, cosa che alla band siciliana è valsa innumerevoli partecipazioni a manifestazioni a tema, promosse da associazioni quali Addiopizzo, Emergency e Telethon su tutte. Trovano spazio anche la storia, miti e leggende che da secoli costituiscono l’immaginario comune di un popolo.

Registrato tra Settembre 2014 e Maggio 2015 tra Monreale e Bologna, l’album “Meglio la terra” è un concept che espone la condizione socio culturale dell’individuo moderno, della collettività, dell’ immoralità che lo circonda. Meglio la terra infatti suona come una vera e propria provocazione, un monito a cui è meglio cominciare a pensare. In una società in cui non sembrano esserci più via di fuga, in cui non vi sono ripari, un presente incerto e poche aspettative future, una società in cui tutto sembra ormai fermo da anni nonostante l’auspicato “cambiamento”, forse è meglio tornare ai valori di un tempo, a quelli semplici. Ogni brano è specchio di un problema ormai stratificato da anni.

La band nel 2011 pubblica il primo album, nel 2013 il professore di linguistica dell’Università degli studi di Palermo, Roberto Sottile, li ha voluti inserire nel suo nuovo libro “Il dialetto nella canzone italiana degli ultimi venti anni”. Sempre tra il 2013 e il 2014, ancora sotto la produzione artistica di Toni Carbone, la band registra e pubblica “L’uomo pesce”, brano singolo che narra la leggenda di Nicola detto “il pesce”, storia molto conosciuta in Sicilia ma in massima parte diffusa nella città di Messina, nell’Aprile 2014, la band gira e pubblica l’omonimo video, avvalendosi anche della collaborazione del Maestro Puparo de l’Opera dei Pupi di Palermo Mimmo Cuticchio, nel ruolo di se stesso.

Nel frattempo, tanti sono i concerti che li vede protagonisti in Sicilia e in Italia, molti dei quali come band di supporto per Eugenio Bennato, Niccolò Fabi, Erica Mou, Neffa, Almamegretta, Modena City Ramblers e i conterranei Tinturia e Qbeta e diverse partecipazioni a festival nazionali.

Gli nKantu d’Aziz sono Totò Grilletto (voce), Gjin Schirò (chitarre e cori), Melko Van Kaster (violini), Ivano Minutella (basso), Salvatore Spera (clarinetto), Fabio Pellitteri (batteria e percussioni), Fabio Passiglia (sax tenore, contralto e soprano) e il fonico Felice di Caccamo.

Per maggiori informazioni, anche sui diversi appuntamenti live, potete consultare la fanpage degli nKantu d’Aziz di Facebook  e la pagina ufficiale YouTube.

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