Sono decine le segnalazioni ricevute in redazione che raccontano di un piccolo drone dotato di videocamera che, a detta dei testimoni, sta seminando panico in zona via Venero all’altezza del semaforo.
Alcuni residenti, temendo di essere spiati all’interno delle loro abitazioni hanno allertato la nostra redazione per tentare di capirne di più, soprattutto in termini di privacy e sicurezza.
Siamo riusciti a rintracciare il giovane pilota del drone che ha raccontato di aver fatto qualche volo di collaudo, aspettando le ore serali in modo da avere a disposizione il piazzale libero e garantire la sicurezza. Ha aggiunto anche che la telecamera installata a bordo del drone, sprovvista di infrarossi, non è in grado di riprendere in condizioni di scarsa luminosità e che non è stato ripreso nessun residente all’interno delle case.
Il drone in questione è un piccolo velivolo radiocomandato dal peso di poco più di 1 chilo con sistema di “ritorno a casa” in caso di perdita di segnale. Secondo le normative imposte dall’Ente nazionale Aviazione civile, nessun tipo di drone potrebbe volare all’interno di un centro abitato e soprattutto sopra le persone a meno che non si consegui brevetto presso l’Enac, si comunichi il piano di volo e si liberi la zona predisposta al volo.
Un recente comunicato sembrerebbe portare una revisione a questo regolamento che penalizzava tantissimi professionisti che utilizzavano le riprese aeree come valore aggiunto. Da quanto si apprende l’Enac reputerebbe inoffensivi tutti i droni al di sotto dei 2 chili autorizzandoli a volare in qualsiasi scenario, anche vicino alle persone, ma vieta di sorvolarle direttamente senza esclusione di cause.