“Gli do uno”. “Dai, almeno cinque”. “Più che sufficiente”. “Peggio di quello che c’era non si poteva fare”.
In sintesi il risultato del nostro mini-sondaggio che portiamo avanti ormai da un mese e che ci ha permesso di intervistare un buon campione della popolazione monrealese (più di 200 persone) per capire la percezione del lavoro del primo anno della gestione Capizzi.
Abbiamo chiesto ai cittadini (selezionati tra professionisti, pensionati, commercianti e studenti) di dare un voto al primo anno dell’amministrazione da 1 a 10 e motivarlo. In media, il voto è sotto la sufficienza. Il voto più espresso è il 5. Pochissime le sufficienze date al sindaco ed agli assessori, responsabili, secondo loro, di non aver effettuato il famoso “cambio di logica” promesso. Pochissimi sette, molti 1, 2, 3 e 4. La percezione dei monrealesi è, insomma, negativa. Perché?
“Ma Monreale secondo voi è cambiata – dice un ingegnere -. I problemi che c’erano ci sono e ci saranno. Il problema è questo. Non vedo una risoluzione felice di questa situazione”.
“Capizzi si è impegnato, merita la sufficienza – dice – un pensionato. Ho visto altri sindaci in questi anni fregarsene di Monreale e dei monrealesi. Almeno lui si sta impegnando”.
“C’è poco da fare, non è cambiato niente – dice uno studente -. Qui è meglio andare via”.
“Ztl, Unesco, festa, tutto molto bello, ma effimero e fine a se stesso – dice un commerciante -. Qui c’è bisogno di un cambio drastico. E non credo che questa amministrazione ne sia capace”.
Insomma bocciatura vera e propria no, ma Capizzi ed i suoi dovranno adesso farsi un bell’esame di coscienza. E tentare di essere promossi senza riserva il prossimo anno.