“Amo la compagnia dei miei sogni capisco quando uno o più sogni si sono intrattenuti con me la notte, a volte ne assaporo la presenza e li racconto tra me e me, li rivedo nella mia memoria, ne risento il gusto emotivo. Mi chiedo “cosa c’entra questo sogno con me? Cosa mi sta dicendo della mia vita?” o anche “quale aspetto di me e del mio mondo mi racconta? Quali ripetizioni riconosco?”.
Sono grata ai miei sogni, anche quando non capisco niente e continuo a rigirarmeli per vederli, per dare loro una parola che li illumini e li inserisca nella mia esperienza. I sogni per me sono importanti anche quando sono costituiti da un frammento, da qualche ricordo sconnesso e apparentemente inutile.” Anna Rotondo
I sogni e la loro interpretazione suscitano da sempre un grande interesse nella vita dell’uomo: ogni cultura ha sviluppato un proprio sistema di codifica e significati dei sogni per comprenderne i messaggi più nascosti. Accanto all’interpretazione strettamente “di tradizione” si è sviluppata già alla fine dell’ottocento con Freud un interesse prettamente scientifico, che negli anni ha dato vita a moltissime teorie sulle modalità,sui meccanismi fisiologici che creano il sogno e sui significati psicologici che lo avvolgono.
Sicuramente possiamo definire il sogno come un oggetto di esperienza immediato, in quanto nel momento in cui ci svegliamo il sogno diventa ricordo e subito entra a far parte della nostra esperienza trasformando il suo significato in un parte integrante della nostra vita attuale.
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