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Ucciso in un raid Usa contro Al Qaeda, il palermitano Giovanni Lo Porto

Lo ha annunciato il governo statunitense. Nell’attacco del gennaio scorso, effettuato con un drone contro Al Qaeda, è rimasto ucciso per sbaglio il palermitano Giovanni Lo Porto e un ostaggio americano, Warren Weinstein. Lo Porto, era stato rapito nel gennaio del 2012, mentre si trovava in un’area tra il confine pakistano e afghano. Non si era parlato molto del rapimento anche perchè il governo italiano aveva chiesto di non diffondere troppe informazioni per non complicare le indagini dei servizi segreti. “Ho parlato ieri (mercoledì, ndr), col primo ministro italiano Matteo Renzi”, ha detto Barack Obama in un messaggio video.

“Nessuna parola può esprimere appieno il nostro rammarico per questa terribile tragedia”. La Casa Bianca si è assunta “la piena responsabilità delle operazioni in cui sono rimasti uccisi gli ostaggi di al Qaida Giovanni Lo Porto e Warren Weinstein”. Nato a Palermo, Lo Porto era un esperto di collaborazione internazionale. Conseguito una laurea in materia a Londra, successivamente si era specializzato in Giappone. Aveva lavorato all’organizzazione e alla gestione di operazioni umanitarie nella Repubblica Centrafricana e ad Haiti. Nel 2012, aveva raggiunto il Pakistan dove avrebbe dovuto lavorare per un’organizzazione non governativa tedesca, la Welt Hunger Life, per aiutare la popolazione a seguito dell’alluvione del 2010. Pochi giorni dopo alcune persone avrebbero assaltato la sede dell’organizzazione, rapendo Lo Porto e il collega tedesco Bernd Muehlenbeck.

Il governo italiano attraverso il ministro Gentiloni aveva confermato la notizia e che gli esperti erano al lavoro per riportarlo in Italia, spiegando che data la difficile e delicata trattativa bisognava “lavorare con discrezione giorno dopo giorno”. “Siamo profondamente addolorati per la notizia della morte del palermitano Giovanni Lo Porto, la cui drammatica vicenda abbiamo seguito con trepidazione e in stretto contatto con la famiglia e con la Farnesina. A nome mio, e da parte dell’intera amministrazione comunale, voglio esprimere il nostro più sentito cordoglio ai familiari”. È quanto dichiara in una nota il sindaco Leoluca Orlando.

“Il Governo italiano chieda all’esecutivo statunitense – aggiunge il primo cittadino –  che si faccia luce sulla dinamica dell’operazione che ha portato alla morte del nostro concittadino”. “Giovanni era un ragazzo impegnato nella cooperazione internazionale per costruire la pace fra i popoli, – aggiunge l’assessore alla Partecipazione Giusto Catania – animato da un profondo altruismo e rispetto per il prossimo”.  Il sindaco Orlando ha disposto che in occasione dei funerali del ragazzo ucciso, sarà proclamato il lutto cittadino.

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