Cronaca

Grisì, bufera sul presidente della consulta: “Nomina illegittima”

Bufera sulla nomina del presidente di consulta della frazione di Grisì, Angelo Vassallo. Secondo il consigliere del Movimento 5 Stelle Fabio Costantini, la nomina sarebbe illegittima.

“Non entrando assolutamente nel merito di considerazioni personali, vogliamo denunciare l’illegittima nomina di Vassallo – dice Costantini – in quanto lo stesso non può far parte della Consulta né in qualità di Consigliere, tantomeno di Presidente, poiché non figura tra coloro che ne hanno fatto legittimamente richiesta chiedendo l’inserimento nell’apposita lista di candidati. La normativa consente infatti la possibilità di nominare il Presidente solo tra coloro che hanno presentato l’apposita domanda e la documentazione necessaria cosa che, da verifiche da noi effettuate, non è avvenuta”.

Vassallo era stato nominato dal sindaco Piero Capizzi lo scorso febbraio dopo le dimissioni dell’ex presidente, Vincenza Pisciotta. “Riteniamo che alle Consulte di frazione andrebbe riservata un’attenzione diversa visto che costituiscono un’importante anello di congiunzione tra i territori periferici e l’Amministrazione Comunale”, dice Costantini.

Le consulte di frazione sono state istituite per promuovere l’attiva e costruttiva partecipazione dei cittadini all’Amministrazione locale e sviluppare la valorizzazione delle risorse storiche, ambientali e turistiche delle frazioni. Inoltre sono rivolte alla individuazione di quei problemi propri della specificità territoriali delle frazioni e a favorire la presenza dei cittadini alla formazione delle decisioni. Le Consulte assicurano un rapporto costante, diretto ed articolato fra Comunità e Rappresentanza elettiva, in cui i cittadini esercitano il ruolo di protagonisti. Hanno il compito di stimolare la conoscenza e l’analisi dei problemi e delle esigenze reali della popolazione.

“La loro funzione dunque consente una partecipazione più diretta ed incisiva da parte dei cittadini i quali hanno l’opportunità di manifestare le loro esigenze e le loro necessità all’interno di un’assemblea formalmente riconosciuta dall’ente. Una maggiore efficienza nel loro funzionamento potrebbe contribuire ad aumentare la partecipazione dei cittadini alla vita politica, facendo scemare quel senso di abbandono spesso vissuto dagli abitanti delle frazioni che, fisicamente lontani dal “nucleo amministrativo cittadino”, si sentono trascurati nella risoluzione delle problematiche che più da vicino li riguardano.

Inoltre deficitaria risulta anche l’attività dell’Amministrazione Comunale in quanto è venuta a mancare anche quell’importante attività informativa che i Presidenti delle Consulte di Frazione dovrebbero svolgere nei confronti del Consiglio Comunale.

Infatti tra le peculiarità di ogni Consulta di Frazione, vi è quella di proporsi come valido supporto a favore del Consiglio Comunale attraverso la “relazione dettagliata annuale sull’attività svolta” che i loro Presidenti devono presentare al Sindaco ed al Consiglio Comunale entro la fine di ogni anno.

Sarebbe dunque opportuno ricondurre nell’alveo della legalità il funzionamento di questi organi, non considerandoli più come mere e scomode incombenze alla propria attività amministrativa, ma come preziosa risorsa e strumento di partecipazione cittadina che possono validamente contribuire al miglioramento delle condizioni di vita delle nostre frazioni.

Ma il sindaco Piero Capizzi glissa: “Il regolamento non vieta al sindaco di nominare personalmente il presidente, senza tenere conto delle liste. Ho scelto Vassallo perchè mi sembrava la persona più giusta per avere un contatto diretto con la frazione ed i residenti un punto di riferimento su cui contare”. Ma il regolamento fa riferimento all’inclusione nelle liste per essere nominato presidente.

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