Migranti/5, non sono razzista ma…

Federica La Scala

Inchieste

Migranti/5, non sono razzista ma…
La nostra esperta ci spiega il razzismo dal punto di vista psicologico

15 Aprile 2015 - 09:02

Quando si parla di migranti il commento più frequente in assoluto è: “Non sono razzista ma……”

Allora partiamo dal concetto principale chi può definirsi intollerante o in casi estremi chi possiamo definire razzista?

Si può essere intolleranti verso chi è diverso da noi per cultura,colore della pelle, religione, paese, credenze, ideali, mentalità, ideologie politiche, usi e costumi ed altro. Possiamo dire che ciò che accomuna tutte le forme di intolleranza e razzismo come elemento principale hanno “l’essere diversi per qualche elemento”. Le forme di intolleranza e di razzismo vero e proprio sono molteplici ma una cosa li accomuna tutte: “l’essere diversi dalle altre persone per qualche elemento in particolare”.

Da un punto di vista psicologico la persona intollerante è portata a pensare che ciò in cui crede, il paese dove nasce, la cultura a cui appartiene, la religione in cui crede e i propri usi e costumi e anche le scelte sessuali, siano in qualche modo “migliori”, un valore assoluto e tutto ciò che rappresenta “l’altro” da questo sia automaticamente sbagliato.

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