Sono arrivati all’alba e sono andati già via. Dal porto di Palermo, a Monreale ne hanno portati 450. In 300 sono stati accompagnati presso l’Oasi Pino Puglisi subito dopo Giacalone, nella strada che conduce a Poggio San Francesco. 150, tra donne e bambini, invece, al complesso San Gaetano. Due donne sono state trasferite all’ospedale Ingrassia, perché in stato di gravidanza. Al Complesso San Gaetano lanciato anche l’allarme sanitario per presunti casi di scabbia non verificati.
Stamattina i Carabinieri hanno presenziato costantemente il territorio, con auto d’ordinanza e vetture civili. Un continuo Sali e scendi per evitare che i migranti potessero anche solo pensare di commettere qualche reato. Ma dalle 8 circa, è cominciato, per le 300 persone ospiti del centro Pino Puglisi di Giacalone, il lungo esodo verso Palermo. Alle 12 il centro era praticamente deserto. Non era rimasto nessuno. Davanti il cancello troviamo i volontari della protezione civile: ci sono il gruppo dei vigili del fuoco in congedo e l’Ate di San Cipirello. “Ci hanno chiamati stanotte per presenziare questa zona – dicono -. Ora attendiamo la visita di un funzionario regionale che ci dica cosa fare, ma qui non è rimasto nessuno”.
Ed in effetti è facile incontrare gruppi di migranti lungo la strada che attraversa Giacalone, poi sulla statale 186 a Pioppo e lungo la Circonvallazione. Chiedono un passaggio per Palermo. Non si ferma nessuno. E loro, bottiglia d’acqua in mano, una maglia in testa per ripararsi dal sole, proseguono verso il mare. L’obiettivo è quello di raggiungere il porto, forse o la stazione, per andare via anche dalla Sicilia.