La situazione del comando di polizia municipale è ormai disastrosa. Pochi agenti per strada, ambiente di lavoro quasi al limite della sopportazione, uffici stretti e con varie problematiche, una sola auto per gestire le decine di servizi. E manca la figura leader, un comandante vero e proprio. Al momento questo ruolo è stato affidato al dirigente Maria Rita Curcio. Un ruolo che, in teoria, non potrebbe assolvere: perchè pure avendo le necessarie competenze in maniera giuridica (è laureata in legge), non ha lo status di poliziotto, condizione necessaria per assolvere al compito. Ma Monreale è la città delle cose impossibili che diventano possibili. A memoria, non si ricorda un concorso per dirigenti, che, in verità, sono sempre stati nominati dai vari sindaci che si sono succeduti. Perlomeno, quelli attuali, posseggono tutti la laurea come titolo di studio. Altri, nel passato erano solo diplomati. Bandire un concorso per ricercare un dirigente della polizia municipale oggi sarebbe impossibile. Tra l’altro un dirigente avrebbe costi paurosi per le esigue casse comunali. Almeno 100 mila euro lorde l’anno.
Invece, la soluzione più logica, è quella di reperirlo, almeno per il momento, da professionalità interne. In pratica il sindaco Piero Capizzi dovrebbe inserire la polizia municipale nello staff del sindaco con un apposito regolamento e poi fare una selezione interna per titoli ed assegnare ad un responsabile la gestione organizzativa dell’intero corpo. Sarebbero tre i papabili, in questo momento: Mario Cusimano, Castrense Ganci e Antonino Grippi (in rigoroso ordine alfabetico) . Il costo sarebbe relativamente basso: perché il nuovo grado comporterebbe un aumento in busta paga al nuovo comandante di, massimo, 800 euro nette al mese, cioè quasi 10.000 euro in un anno. Nel passato, poi, a Monreale un comandante è stato nominato dal sindaco: era Toti Gullo che nominò comandante della polizia municipale Mario Cusimano che sostituì Marino per 14 mesi nel ruolo di dirigente facente funzioni. Posizione organizzativa che continuò anche per un breve periodo durante il mandato di Di Matteo. Lo stesso Gullo aveva nominato Giangabriele Belfiore, qualche tempo prima come vicario del vice comandante.
Capizzi aveva detto che entro il 31 dicembre 2014 avrebbe risolto la questione. Noi continuiamo ad aspettare.
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