Vi è mai successo di dover dire un bel no pieno a qualche proposta o richiesta a cui non eravate d’accordo senza avvertire quello spiacevole senso di colpa?
Quanti di voi avvertono una grande fatica a dire semplicemente no, senza la paura di offendere qualcuno?
Il sentirsi in dovere di rispondere sempre “sì” indica paura di non piacere all’altro e di conseguenza l’altro potrebbe avere un pessimo giudizio sulla nostra persona, oppure per paura del conflitto e delle conseguenze che potrebbe portare in futuro, o, ancora, paura di poter perdere un’occasione importante e che non possa ripresentarsi mai più. Quindi spesso si sceglie la strada più semplice ovvero quella sel “sì”, perchè sottostiamo ad una tacita regola per cui è risaputo che le persone gentili ed educate e premurose non dicono mai di no.
Però questo comportamento a lungo andare determina delle conseguenze sul nostro modo di essere e sul nostro corpo. Fare delle cose che non vogliamo, provoca al corpo uno stato di stress elevato e abbassa la nostra autostima e il nostro modo di percepirci come deboli e sopraffatti dagli altri. In questi casi veniamo aiutati dalla metafora linguistica che ci riporta nuovamente ad un sintomo corporeo il classico “nodo alla gola” che compare quando non vogliamo dire qualcosa o stiamo per fare qualcosa di controvoglia. La gola rappresenta il ponte fra il nostro mondo interno e quello esterno, ma può diventare una strettoia che fa da “tappo” e impedisce di comunicare efficacemente il nostro modo di essere e di pensare. In questo senso il disturbo “mira” a farci prendere coscienza delle parole non dette, ci costringe a dirle.
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