Ancora due episodi di stalking a scuotere la cronaca nera cittadina, registrati dalla Polizia di Stato, a Palermo, in meno di 24 ore. Diversi i tratti comuni ai due episodi ed a tanti altri casi di specie che fanno dello stalking o “atti persecutori” un reato tra i più frequenti, diffuso a più livelli, senza distinzione di etnie e ceti sociali. Delusione / frustrazione per la conclusione di una relazione sentimentale, inaccettabile pressione prodotta nei confronti dell’ex convivente ed in ultimo, spesso, rigurgito di violenza, sono queste le “tappe forzate” attraverso le quali lo stalker “viaggia” verso l’arresto. E’ quello che è accaduto anche a Palermo tra il 6 ed il 7 gennaio, in due casi così diversi ma così uguali. La notte del 6 gennaio gli agenti dell’Ufficio Prevenzione Generale e soccorso pubblico hanno tratto arrestato un palermitano 42enne, stalker dell’ex fidanzata. Teatro dell’aggressione, l’ultima di una lunga serie, una via del quartiere Oreto. Qui, poco dopo la mezzanotte, una ragazza 33enne, dopo aver parcheggiata la vettura sotto casa ha visto frapporsi tra sé e l’androne, l’ex fidanzato, un 42enne palermitano. La richiesta di riconciliazione dell’uomo, per altro già avanzata nel recente passato, ha assunto toni ossessivi ed è sfociata in un violento strattonamento. Quando la ragazza ha minacciato di chiamare la polizia, lo stalker le ha strappato il telefonino ed è fuggito. La scena di violenza si è svolta dinanzi ad alcuni impiegati della Rap che hanno inseguito il malvivente, lo hanno raggiunto, hanno recuperato il cellulare ed hanno fornito piena collaborazione ai poliziotti allertati e nel frattempo giunti. La ragazza è stata soccorsa, in stato di shock e con la mano sanguinante dentro l’androne dello stabile dove aveva cercato rifugio; l’uomo che è stato, per altro, trovato in possesso di un coltello a serramanico, è stato arrestato e adesso si trova in carcere. Il secondo episodio, in zona San Lorenzo. Protagonista un cittadino tunisino, legalmente separato, responsabile, già negli anni precedenti di ripetuti atti persecutori nei confronti dell’ex coniuge, per i quali era stato già colpito da una misura di custodia cautelare in carcere conclusa a dicembre del 2013. L’uomo, al quale era stato imposto il divieto di dimora e di avvicinamento alla moglie, nonostante la pena già scontata ed i divieti vigenti, non ha desistito dal perseguitare la moglie. Si è presentato ancora una volta presso l’abitazione della ex compagna e, sferrando diversi calci alla porta d’ingresso dell’abitazione, ha chiesto di entrare per discutere del loro rapporto. La donna, intimorita, non ha aperto e ha contattato immediatamente il 113. L’uomo, dopo diverse ingiurie e dopo avere minacciato di danneggiarle la vettura, senza esitazione, è passato ai fatti. Infuriato, si è avvicinato alla macchina della donna e con una chiave ha colpito entrambe le portiere provocando un vistoso graffio. Gli agenti della Polizia di Stato del Commissariato di P.S. “San Lorenzo”, allertati, hanno trovato l’uomo ancora dinanzi l’abitazione e lo hanno bloccato. La donna, stanca delle continue aggressioni e minacce, ha denunciato l’ex coniuge che è stato arrestato e, su disposizione dell’Autorità Giudiziaria, adesso si trova in custodia cautelare in carcere.