È la santa patrona di Siracusa, città che le diede i natali, la vergine e martire Santa Lucia. Ancestralmente la data di ricorrenza corrispondeva al 25 dicembre ed antichi proverbi tramandano questa ricorrenza come “il giorno più corto dell’anno” proprio per indicare il lento incremento della luce diurna ed il termine delle oscurità invernali. Lo stesso nome, Lucia, etimologicamente si riferisce alla “promessa di luce”, successivamente lo sbalzo fra calendari riportò la data al 13 dicembre.
A Palermo si ricorda un singolare avvenimento, la Santa implorata dalla popolazione stratta dalla morsa della carestia da diversi mesi, fece arrivare un bastimento carico di grano, che i palermitani non molirono per sfamarsi prima, ma bollirono aggiungendo un filo d’olio; nasce così la “cuccìa”.
L’usanza popolare prevede che nel giorno di Santa Lucia non vengano consumati farinacei lasciando spazio ad altri alimenti tipici come panelle di ceci, crocchè e riso; ma la vera regina delle nostre tavole in questa giornata rimane lei, l’”arancina”.
A base di riso, avvolta nel pan grattato, farcita di ragù o burro e fritta oggi vanta più di dieci varianti diverse grazie all’inventiva ed alla fantasia dei maestri rosticcieri; con salsiccia, funghi, prosciutto, per poi degustare le esotiche ai gamberetti o alle verdure e le caratteristiche al cioccolato. Proprio quest’ultime, anche se non si direbbe si avvicinano molto più alle loro antiche origini. A quanto si tramanda pare che le prime arancine fossero dolci e successivamente tramutate in pietanza salata.
A Monreale la tradizione popolare si limita ad una dieta differente durante la giornata; alcuni panifici ne approfittano come giorno di chiusura ed in famiglia ci si riunisce per assaporare le tipiche pietanze popolari dedicate soprattutto ai più piccoli, mentre nei vari bar l’attenzione cade sull’arancina. Quest’anno abbiamo visitato il bar Modica di via Venero dove il titolare, David, ci ha mostrato il menù della giornata.
“E’ un bar storico del paese,- racconta David – la mia famiglia lo ha rilevato nel 1984 e da allora siamo stati sempre presenti. Il nostro passato e presente è legato all’arte pasticciera, ma durante il giorno di Santa Lucia impegniamo i nostri laboratori alle arancine ed alla cuccia con la passione di sempre”.
Il menù è vario dalle classiche burro o carne alle tipiche con melanzane e quest’anno troviamo la novità dell’arancina al kebab. I bambini? Preferiscono di gran lunga quelle al cioccolato.