Quante volte incontrando un vostro amico o familiare e vedendolo giù di morale avete esclamato “Ma quanto sei depresso”.
In linea di massima non avete tutti i torti, nel senso che il depresso per definizione è un individuo con uno stato d’animo triste, quasi inconsolabile che non mostra alcun interesse verso l’esterno né verso se stesso, rimane quasi apatico nella sua prigione emotiva. Il problema però è che in realtà quello che voi individuate come depressione la maggior parte delle volte è semplicemente una giornata storta, una brutta notizia, un problema al lavoro e quindi semplicemente “tristezza”.
La tristezza consiste in un abbassamento del tono dell’umore di fronte a delle situazioni spiacevoli della vita. Una reazione specifica emotiva a qualcosa che ci sta accadendo, significa che stiamo reagendo nella maniera corretta a qualcosa che non ci piace. Tutto questo non ha niente a che fare con la depressione.
La depressione è una vera e propria patologia che ha ormai assunto la valenza di malattia sociale. È un disturbo del tono dell’umore che si fissa verso la negatività senza potersi fare più condizionare dagli eventi favorevoli.
Come riconoscere la depressione? Per fare diagnosi di depressione (Episodio Depressivo Maggiore) è necessaria la presenza in contemporanea da almeno due settimane, 5 o piu’ dei seguenti sintomi:
– Tono dell’umore depresso, con marcata riduzione d’interesse o piacere per tutte o quasi tutte le attività, senso di vuoto interiore, profonda tristezza, dolore morale, sentimenti d’inadeguatezza,tendenza ad isolarsi;
– Alterazioni dell’appetito, che più spesso si manifestano con un netto calo che comporta una significativa perdita di peso (riduzione del 5% del peso corporeo in un mese); meno frequentemente è presente un netto aumento dell’appetito con conseguente aumento del peso corporeo;
– Disturbi del sonno, che si manifestano più spesso con insonnia. Caratteristico è il risveglio precoce, tre/quattro ore prima del solito. A volte è invece presente ipersonnia: il soggetto dorme anche16/18 ore il giorno;
– Alterazioni psicomotorie, che più spesso si manifestano con un rallentamento psicomotorio, ma che possono anche consistere in uno stato di continua irrequietezza;
– Sensazione di spossatezza e mancanza d’energia, non giustificata da fatiche o sforzi fisici, che rende difficile intraprendere qualsiasi azione;
– Presenza di sentimenti di autosvalutazione o di colpa eccessivi o inappropriati;
– Riduzione della capacità di attenzione, concentrazione e memoria, con conseguente riduzione delle prestazioni intellettive;
– Presenza di pensieri di morte (sotto forma di morte accidentale) o di ricorrente ideazione suicidiaria, senza un piano specifico per metterla in atto. Nei casi più gravi può essere presente l’ideazione di un piano specifico per mettere in atto il suicidio”.
Essendo una vera e propria malattia, la depressione, non può essere curata con la forza di volontà. Chi ne soffre non riesce a recuperare quell’energia psichica necessaria per far fronte e andare avanti, se ne sentono completamente privi.
La depressione va curata da uno specialista che parallelamente alla cura farmacologica con antidepressivi, che agiscono sul sintomo, prevede anche una psicoterapia che invece è volta ad indagare le cause del disturbo, rimuoverle e che funge da prevenzione per episodi depressivi futuri.
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