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San Giuseppe, la ragazza scomparsa, fermato il marito con l’accusa di omicidio

Svolta nella scomparsa di Concetta Conigliaro, la ragazzi di 27 anni scomparsa da San Giuseppe Jato il 9 aprilo scorso. Il Pm Gianluca De Leo ha disposto il fermo del marito, Salvatore Maniscalco, 39 anni, con l’accusa di omicidio. È sospettato di avere ucciso la moglie Concetta e di averne bruciato il cadavere. Sarebbero infatti della donna di 27 anni, madre di due bambine della quale non si hanno notizie dal 9 aprile, i frammenti ossei trovati nelle campagne tra San Giuseppe Jato e San Cipirello.

Nella zona sono intervenuti i carabinieri di Monreale. Alcuni giorni fa sempre a San Giuseppe Jato erano stati ritrovati un giubbino rosso e un sacco contenente frammenti ossei. Per i familiari di Concetta quel capo di abbigliamento era lo stesso indossato dalla giovane quando si è allontanata. Il marito Maniscalco si trova al momento all’Ucciardone in stato di fermo: è indiziato di omicidio aggravato e distruzione di cadavere.

Della scomparsa si era occupata la trasmissione di Raitre “Chi L’ha Visto”. Maniscalco è stato interrogato per tutta la notte dai carabinieri. Indagini sono in corso per accertare la dinamica della vicenda. Dietro il delitto vi sarebbe motivi passionali. Era stato proprio l’indagato a denunciare la scomparsa della donna dalla quale si sarebbe secondo gli investigatori separato da alcuni mesi.

I Carabinieri hanno ritrovato ossa lungo la strada che collega San Cipirello con Partinico. Secondo il medico legale, le ossa potrebbero essere compatibili con quelle della giovane scomparsa lo scorso 9 aprile da casa della mamma, Giovanna Lo Biundo.  Ma per escludere ogni dubbio, si attende l’esito ufficiale delle analisi. Nel frattempo,  i carabinieri di Monreale,  coordinati dal pm Gianluca De Leo, stanno interrogando due familiari della giovane donna, tra cui l’ex marito Salvatore Maniscalco dal quale ha avuto due figlie.

Concetta lo aveva lasciato dopo essersi invaghita di un altro uomo, con il quale aveva poi interrotto la relazione prima di rientrare a casa della mamma. Il 19 aprile la sua borsa è stata ritrovata all’interno della stazione centrale: mancava il suo cellulare ed il caricabatterie.  Appena domenica scorsa,  in occasione del compleanno della mamma, qualcuno aveva fatto ritrovare davanti la porta di casa il giubbino rosso che Concetta indossava il giorno della scomparsa: all’interno c’era un mucchietto di ossa bruciate che,  inizialmente,  sembravano essere riconducibili a lei. Un’ipotesi poi smentita dal medico legale: “Troppo piccole per il suo fisico robusto” – era stato il verdetto. Ora la nuova scoperta. Concetta aveva un profilo su Facebook. Aveva registrato il suo account utilizzando il nome Cettina e l’ultimo suo accesso risale al giorno della scomparsa. “Pensavamo si trattasse di un allontanamento volontario della donna – spiega il comandante della Compagnia di Monreale,  Paolo Del Giacomo a La Repubblica- ma adesso, stiamo indagando su altri fronti”.

(Fonte Repubblica.it)

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