Hanno attirato più di una attenzione: i 50 equipaggi che stanno prendendo parte alla ventiquattresima edizione del Giro di Sicilia, partito stamattina da piazza Castelnuovo a Palermo, si sono fermati davanti al Duomo per una tappa di traferimento. Auto luccicanti, bolidi di altri tempi visti solo nei film o quasi del tutto dimenticati.
Impossibile resistere al fascino delle auto che si sono schierate davanti la Porta del Paradiso in piazza Guglielmo, attirando l’attenzione di centinaia di turisti e monrealesi che, armati di fotocamera e videocamera, hanno immortalato le auto storiche. Tra gli equipaggi, a bordo della sua Fiat 1100 103 del 1955, Giovanni Moceri con la moglie Valeria Dicembre.
Loro hanno vinto l’edizione passata e partono favoriti anche quest’anno per la conquista del primo posto: “Chi critica le gare di regolarità non conosce bene le regole di questo sport – dice Moceri -. Sfido chiunque a rispettare i tempi al centesimo di secondo”. Poi un commento sulla Gara: “Il Giro di Sicilia nei tempi passati era una delle gare più importanti del panorama automobilistico e rievocarla è davvero molto emozionante – dice – e lo dico da siciliano. Tra l’altro il percorso di quest’anno è molto suggestivo e ci permette di visitare luoghi davvero splendidi e quasi sconoscuti”.
Tra i favoriti, un altro siciliano, Angelo Accardo, a bordo della sua MG Roadster del 1965 insieme alla compagna Linda Messina: “Sono felicissimo di esserci – dice Angelo -. Quest’anno la concorrenza dei piloti argentini è molto agguerrita, ma noi venderemo cara la pelle. Il percorso è molto bello. Sono stati davvero curati tutti i dettagli, inserendo strade, passatemi il termine, molto guidabili e con paesaggi mozzafiato”.
La Gara, riservata alla auto storiche targata Veteran car club Panormus è stata orgnizzata dalla società bresciana Alte Sfere. L’arrivo è previsto sabato a Cefalù, dopo aver toccato 80 comuni siciliani. Soddisfatto il presidente del sodalizio siciliano, Nino Auccello: “È un piacere dare il benvenuto ad equipaggi che arrivano da tutto il mondo per visitare a bordo di splendide vetture la nostra terra”.
(FOTO DI VINCENZO GANCI)