Insieme, di nuovo, all’interno dei locali della scuola materna di via Polizzi a Pioppo, devastata dall’incendio. Un altro raid vandalico che ha compromesso ancora di più la già precaria struttura in attesa di essere riqualificata con il finanziamento di 80 mila euro. Questa cifra non basterà di certo, dopo il penultimo raid vandalico (leggi l’articolo qui) e l’incendio, l’ultimo attacco in ordine di tempo, di venerdì. Oggi, su richiamo dei ragazzi del Comitato Pioppo Autonomo, si sono presentati in tanti alla scuola di via Polizzi. Una scopa, guanti, acqua per tentare di salvare il salvabile. Anche se le fiamme “hanno fatto quello che dovevano fare”, bruciando i pochi resti di una scuola bbandonata da troppo tempo. Poi le polemiche, con alcuni residenti che si sono scagliati su alcune personalità politiche (consiglieri più che altro), rei, a sentire la gente, di partecipare a queste cose solo per interesse personale in vista delle prossime elezioni. Del primo cittadino, Filippo Di Matteo, invece, nemmeno l’ombra, nè un comunicato istutuzionale. IL COMMENTO DEL DIRETTORE È facile prendersela con i più deboli. Parafrasando un po’ questa frase che viene utilizzata sugli esseri umani, viene da dire che è facile prendere di mira strutture già devastate. La scuola materna di via Polizzi a Pioppo ha subìto l’ennesimo atto vandalico. Stavolta ancora più grave, visto che è stato “utilizzato” il fuoco. Non ci preoccupiamo a dire che è stato un gesto voluto da qualcuno che non ha cuore il bene della società monrealese. L’autocombustione non esiste, o è davvero molto rara. Qualcuno ha incendiato di proposito i locali di una scuola già ferita da altri attacchi vandalici. E nessuno, come al solito, ha visto o sentito niente. L’ennesimo sfregio ad una società ormai davvero caduta ai minimi termini e che certamente un’amministrazione comunale non sta aiutando (e nemmeno tentando di aiutare) a risollevare. In questo contesto spiccano i ragazzi del Comitato Pioppo Autonomo, anche se loro non ci vedono di buon occhio, noi vogliamo lo stesso fargli i complimenti per non aver mollato in queste situazioni così delicate. Molti sarebbero già scappati. Bravi ragazzi! Continuate così. Ma non vorremmo mai sentir dire, un giorno, che questi ragazzi siano passati dall’altra parte della barricata. Il loro movimento funziona perchè è poco politicizzato, come piace a noi. E fin quando sarà così, noi saremo al loro fianco…. (Le foto del servizio sono di Simone Marchese)