Ecco la seconda puntata della nostra inchiesta sulla polizia municipale. Oggi ci concentreremo sulle divise e sui mezzi.
Andare “in borghese”, significa andare a pattugliare il territorio senza divisa. Un modo per non farsi riconoscere, per intrufolarsi in zone che “in divisa” sarebbero off-limits. Per i vigili di Monreale, andare in borghese è quasi normale. Questo perché gli agenti, hanno una sola divisa a testa. E nel periodo estivo, è davvero complicato mantenerla pulita a lungo. Ecco, dunque, che non sarà difficile per monrealesi e turisti, notare agenti che sopra gli abiti civili indossano una semplice pettorina con la scritta “polizia municipale”. Ma solo i più fortunati. Visto che di pettorine non ce ne sono tantissime. Eppure l’amministrazione comunale, secondo quanto ci è stato riferito da fonti riservatissime, aveva acquistato un “pacchetto divise” che era stato destinato agli ex contrattisti, poi passati a tempo determinato ed, infine, dirottati presso gli uffici amministrativi. Dove non hanno più l’obbligo di divisa. La domanda, come diceva un tale, a questo punto sorge spontanea: “Che fine hanno fatto queste divise? Sono state restituite?”.
In un momento cos delicato, divise “originali” in circolazione, potrebbero essere finite in mano a cittadini disonesti che potrebbero usarle per fini loschi.
La divisa, poi, dovrebbe essere indossata dagli agenti solo all’interno del comando. Ma per loro è impossibile. Visto il precario stato degli spogliatoi (non ce n’è uno riservato alle donne). Per non parlare delle docce. Da quanto riferiscono, non ce n’è mai stata una funzionante.
Capitolo mezzi. È di un paio di giorni fa la notizia che tutte le autovetture in dotazione alla polizia municipale si trovano parcheggiate presso l’autoparco comunale in via Venero. Tralasciando che il cancello dell’autoparco è costantemente aperto e quindi alla mercè di vandali o di chi vuole semplicemente rubare auto o pezzi di quest’ultime, le auto, 5 in tutto, sono rimaste ferme. Le due jeep Land Rover presentano, oltre ad una perdita di nafta, clacson e lampeggianti guasti.
Per l’Alfa Romeo pneumatici con battistrada oltre il limite, problema alla frizione e ruota bucata; più gravi i problemi alla Fiat Punto: oltre ai copertoni da sostituire, braccetto, bruccola e scatola di guida ormai completamente inservibili; la fiat Panda, invece, funziona ancora, ma ha il sedile lato guida rotto. E quindi è impossibile guidare. Per non parlare del sedile lato passeggero, con un tubo metallico dissaldato che va fuori dalla tappezzeria che, oltre alla sicurezza del conducente, ha già rovinato tante giacche e camicie dell’uniforme dei malcapitati conducenti.
La segnalazione è stata inviata al sindaco Filippo Di Matteo ed all’assessore alla polizia municipale Marco Intravaia, oltre che a Castrense Ganci che, in questo periodo, ha le funzioni di comandante, dall’uscente responsabile dell’autoparco Giovanni Marulli. È stato lo stesso Ganci a disporre l’immediato fermo delle autovetture per evitare infortuni agli agenti.
(2 – continua)
(Leggi la prima parte dell’inchiesta in questo articolo)