L’ingresso all’ex ospedale civico Santa Caterina è stato dato dal primo cittadino Piero Capizzi che insieme a tutta l’amministrazione ha voluto fare in modo di aprire definitivamente al pubblico la struttura, martoriata da troppe vicissitudini. GUARDA LE FOTO.
Su tutti il pensiero dell’Arciprete Don Nicola Gaglio, il quale con le sue parole ha perfettamente sintetizzato il significato dell’evento, per l’appunto ha definito questo evento “un’alba da cui viene fuori il giorno fatto di luce”. “Su questi libri – ha continuato Don Nicola – si fonda l’uomo, le biblioteche fanno paura perché i libri spalancano gli occhi e gli orizzonti”.
Oggi riapre il Santa Caterina come “Casa della Cultura” così ridenominato dall’assessore Nadia Granà per donare a Monreale un luogo di incontro e propulsore di attività funzionali alla crescita della cittadinanza.
A noi piace poter pensare che questo in fondo sia un nuovo “ospedale della cultura” in cui lasciarsi cullare dal patrimonio librario contenuto, dall’amore per la ricerca archivistica, dalla poliedricità che potrebbe avere uno spazio così importante e centrale. Presenti anche le scuole medie ed elementari che sono intervenute con piccole delegazioni di studenti, la folta schiera di consiglieri comunali, del presidente del Consiglio comunale Giuseppe Di Verde e del vice Gelsomino, come pure le autorità militari con il Colonnello Piero Sutera e il Comandante di Stazione Gianluca De Venuto.
Meritorio è il lavoro portato avanti in particolare dai due “ostinati e pervicaci” addetti di questa biblioteca/archivio: Roberto Cervello e Toni Corso che nonostante le avverse storie dell’immobile hanno continuato a credere con questa amministrazione alla riuscita di tale progetto. Da oggi dunque la Casa della Cultura Santa Caterina sarà regolarmente aperta alla pubblica fruizione e al dialogo col territorio come luogo di incontro e di studio contro la barbarie imperante. GUARDA LE FOTO.