Poggioreale come non l’avete mai vista negli scatti di un monrealese

Redazione

Cronaca

Poggioreale come non l’avete mai vista negli scatti di un monrealese
Il fotografo Vincenzo Ganci presenta la sua "Città fantasma"

09 Aprile 2014 - 10:00

Si chiama Vincenzo Ganci, è monrealese,ha 34 anni ed è un bravissimo fotografo. Ha presentato qualche giorno fa la sua mostra dal titolo “La città fantasma”.

Scatti sensazionali in bianco e nero che sono stati realizzati a Poggioreale completamente distrutta dal terremoto che colpì la valle del Belice nella notte tra il 14 ed il 15 gennaio 1968. Vincenzo è andato lì sul posto e si è lasciato guidare dalle emozioni che il posto suscita a quei visitatori che si avventurano tra le vie abbandonate di Poggioreale e dei comuni distrutti dal violento sisma di quella notte. Il tempo si è completamente fermato. E gli scatti di Vincenzo immortalano quei luoghi come se fossero ancora vivi. Una sedia che attende che qualcuno la sposti, una finestra da richiudere, un documento da firmare.

C’è da dire che il “bianco e nero” delle fotografie aumenta esponenzialmente la sensazione di realismo delle foto di Vincenzo che della “street photography”, la foto da strada, ha fatto la sua passione.

“Mi piace scrutare in giro e fermare attimi di vita reale – dice -. Preferisco una foto magari non fatta bene dal punto di vista tecnico, ma che racconti e comunichi un’emozione”. E mentre dice questo ci mostra una delle sue foto preferite: due soggetti, forse una coppia, che camminano. Sono di spalle. La foto è leggermente mossa, ed i bianchi dello scatto sono “bruciati”. “Ma è proprio così che la volevo”, dice Vincenzo.

Da circa 4 anni si dedica con più passione alla fotografia, anche se in realtà “ho avuto sempre con me una macchina fotografica – dice – Custodisco gelosamente e funziona ancora una 35 mm compatta che mi è stata regalata per la mia prima comunione”. A Poggioreale Vincenzo ha realizzato circa un centinaio di foto. Nella mostra, visitabile fino a sabato, ce ne sono una ventina (una decina li potete ammirare nella nostra gallery). “Sono posti che si prestano bene al genere che prediligo – dice -. Poi amo il “bianco e nero”. E questi luoghi, queste città fantasma, per me non possono che essere immortalati in bianco e nero. I colori li lascio ai paesaggi”.

Per maggiori info, www.vincenzoganci.com

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